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TRE FISCHIETTI AL PREZZO DI UN EURO PER FASSINO, RUTELLI E BOSELLI

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Inni all'Intifada. Tutti contro Bush e Berlusconi

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Sono soprattutto bandiere a sventolare tra la folla, accompagnate da inni, slogan e striscioni che invitano a «smettere subito» con le ostilità. Ma anche scritte a favore della resistenza armata irachena (leggi bombe) e all'Intifada palestinese. La musica accompagna tutto il corteo, con le vecchie canzoni popolari, ma anche con gruppi che suonano ininterrottamente trombe, tamburi e tamburelli. «Vogliamo la pace, la guerra non ci piace» è stato il grido più ricorrente. C'è chi cerca di approfittare della situazione, come il venditore di fischietti che ne vende 3 al prezzo di un euro e invita a dedicarli, rispettivamente, a Piero Fassino, a Francesco Rutelli e ad Enrico Boselli. Non sono mancati cori contro l'amministrazione Bush che - hanno urlato in molti - «ha voluto questa guerra e il governo italiano che la sta appoggiando». Un aeroplano con uno striscione con su scritto «Comunisti italiani per la pace», ha sorvolato il corteo. Tra gli striscioni che hanno sfilato diversi quelli con scritto: «Contro il terrorismo sempre», «Via l'Italia dalla Nato. Via la Nato dall'Italia». «Non sulla nostra pelle» hanno scritto i rifugiati di Roma Tiburtina. E ancora: «I morti occidentali? Chi la fa l' aspetti», «Contro il terrorismo per la pace. Vi vogliamo bene tornate a casa»; «La guerra è un'offesa al mondo». Alla manifestazione hanno partecipato anche molti gruppi di cattolici, e in uno dei loro striscioni si leggeva «Cristo è qui. Quando ci sarà tutta la Chiesa?». Non sono mancati i riferimenti alla situazione economica: «Resistenza contro tutte le repressioni» e «Reddito per tutti» era lo slogan dell' Unione disoccupati italiani. «Baghdad, Madrid, Belgrado, New York... i potenti seminano terrore, i popoli costruiscono pace» e «Prima di dire sì alla guerra, pensa di veder morire tuo figlio», si leggeva ancora su uno striscione, ed ancora «No al muro dell'apartheid in Palestina, basta con l'occupazione israeliana». Numerose le scritte e gli slogan contro gli esponenti della politica italiana: «Berlusconi facci sognare: parti per la guerra e non tornare».

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