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BRUXELLES — I rappresentanti dei governi dell'Ue hanno raggiunto un accordo sulla direttiva europea che ...

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La direttiva, che è rimasta a lungo bloccata sul tavolo dei ministri dei Quindici, introduce l'obbligo per gli Stati membri di instaurare un sistema di compensazione per le vittime del terrorismo e crea un sistema di cooperazione tra gli Stati membri che facilita lo scambio delle domande indirizzate alle autorità nazionali. Secondo fonti della Commissione Ue, l'accordo sulla legislazione consente di mettere in atto un sistema grazie al quale le vittime del terrorismo potranno godere di indennizzi, anche nei paesi che non prevedono al momento tale possibilità. Le compensazioni alle vittime del terrorismo potranno essere versate sia dagli Stati membri che attraverso appositi fondi di solidarietà dell'Ue. L'accordo permette di accelerare i tempi per stabilire standard minimi comuni in tutta l'Unione europea. Le norme comuni riguardano la definizione di chi ha diritto agli indennizzi, che si applica alle persone dipendenti, ai congiunti e ai parenti di primo grado delle vittime di crimini e attacchi terroristici che hanno perso la vita o sono rimasti invalidi in modo permanente o irreversibile. La direttiva obbliga tutti gli Stati membri a compensare - in tempi rapidi e senza indebiti ritardi - le vittime che abbiano subito danni personali o siano rimaste inabili in modo permanente a causa di atti criminali intenzionali, compresi quelli terroristici, commessi sul suo territorio. Il tetto minimo degli indennizzi che i Quindici sono chiamati a stabilire è compreso tra i 60.000 e 100.000 euro e fino a 250 euro per i danni minori.

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