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Al Csm la «tutela» contro Berlusconi

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Un appuntamento già rinviato due volte, l'ultima due settimane fa, quando il vicepresidente Virginio Rognoni spiegò che la scelta di posticipare la discussione era dettata da motivi di «opportunità», per non interferire con il dialogo avviato tra l'Anm e il centro-destra sulla riforma dell'ordinamento giudiziario. Ma ora il dibattito a Palazzo dei Marescialli sul testo approvato dalla Prima Commissione con il «no» dei rappresentanti della Cdl cade proprio nello stesso giorno in cui l'Anm riunisce il suo «parlamentino» per decidere se rinviare lo sciopero proclamato contro la riforma. Per questo a Palazzo dei Marescialli si tenta un'ultima mediazione. Le possibilità di un nuovo rinvio, che scontenterebbe molti consiglieri, sono poche. Quindi l'ipotesi alla quale si sta lavorando ancora ieri sera era quella di un nuovo documento, magari che richiami principi generali sul rapporto tra politica e magistratura: un testo da approvare senza spaccature, con il voto quindi anche dei laici della Cdl. E che, accontentando anche i rappresentanti del centro-destra, potrebbe risolvere anche il «caso Fucci», il segretario dell'Anm costretto a fare un passo indietro dopo aver sostenuto che con la riforma si rischia la «fascistizzazione» della magistratura. Un dibattito, quest'ultimo, sollecitato proprio dai cinque laici della Cdl e che è fissato per giovedì all'ordine del giorno dei lavori del plenum. Quanto allo sciopero delle toghe dell'11 marzo (oltre a quello «virtuale» del 12) deciso dall'Anm, ieri l'organizzazione dei magistrati discuteva della opportunità di rinviarlo di alcune settimane, e cioè fino a quando in Commissione Giustizia alla Camera non verranno depositati gli emendamenti al ddl di riforma dell'ordinamento giudiziario. Il «parlamentino» dell'Anm che si riunisce stamani a porte chiuse, deve decidere appunto su questo. Il rinvio consentirebbe di verificare la disponibilità al dialogo manifestata dalla Cdl che ha aperto a modifiche al testo approvato dal Senato, sui temi del concorso di accesso separato tra giudici e pm, sul sistema di esame per la progressione di carriera, sui procuratori aggiunti.

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