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E quel «buco» ha rischiato di diventare il doppio

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Un istant book sul crac di Calisto Tanzi e del gruppo di Collecchio. Per gentile concessione degli autori, ecco il capitolo del libro dove si rivela come a dicembre 2003 fosse già pronta una nuova discarica dei debiti finanziari, che avrebbe rischiato di fare raddoppiare il buco... «NUOVE discariche già pronte per l'uso. Per quanto sicura, anche Bonlat era diventata una discarica troppo grande per non cominciare a puzzare. Bisognava trovarne un'altra che potesse accollarsi parte dei falsi, e ricominciare daccapo il circolo vizioso, sperando sempre nell'arrivo, un giorno, di fondi veri con cui annullare quelli falsi. E a Collecchio non erano per nulla passivi: come ha raccontato Bocchi, «al fine di sgonfiare la Bonlat, in quanto doveva subentrare la Deloitte come revisore, Zini e Tonna hanno costituito nel 2003 la società Bonlat LLC del Delaware alla quale avrebbero dovuto trasferire i crediti Bonlat». Una Bonlat nel Delaware, un altro paradiso fiscale, per far inabissare le falsità di bilancio. Ma non solo. Oltre alla Bonlat 2, a Collecchio si preparava anche una Epicurum 2. È sempre Bocchi a raccontare: «Zini ha anche consigliato a Del Soldato di costituire un altro fondo, tipo Epicurum, che facesse da filtro al fine di rendere difficoltosa l'individuazione degli effettivi beneficiari dei finanziamenti». Quali sarebbero state queste nuove Epicurum? (...) La gestione quotidiana era nelle mani di Winfield Williams, di Henry Montilia e di Victor Garrido. Panorama scoprì in seguito di che pasta fossero questi gestori del fondo: «Il 27 ottobre Del Soldato chiese via e-mail a Bonici, amministratore di Bonlat, tornato dal Venezuela per entrare in carcere, di mandargli il nome di «due persone fidate per fare certe operazioni che poi ti spiegherò». Fedele e obbediente, il 3 novembre, Bonici inviava a Del Soldato due fax in bianco, con le firme di due signori, Henry Celestino Montilla e Victor Garrido Sutiz». Altro che gestori, erano due poveri cristi. Ma è alla fine della lettera che il fondo precisa di essere solo il primo di una serie di altri prodotti per i quali la Epinyte misteriosa società capogruppo di Epicurum, stava raccogliendo soldi. Naturalmente di Epinyte non esiste alcuna traccia.

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