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La sinistra «marcerà divisa per colpire unita»

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Il vecchio slogan recuperato dal fondatore del Pds per rassicurare la Quercia

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Ieri la diatriba è saltata di nuovo fuori all'assemblea dei «cittadini per l'Ulivo». Sulle due diverse posizioni si sono confrontati Fassino e Occhetto; quest'ultimo ha spiegato i motivi della rottura e conseguentemente della propria candidatura, ma ha comunque assicurato, recuperando un vecchio slogan, che «anche marciando divisi dobbiamo colpire uniti». Tutti nell'Ulivo giurano che vogliono battere il centrodestra alle Europee nel nome di Romano Prodi come candidato leader per le prossime politiche. Intanto il cosiddetto triciclo è insidiato dalla nuova lista Di Pietro-Occhetto che si rivolge ai movimenti, professa di voler agire con spirito unitario.. Achille Occhetto, intervenuto all'assemblea dei «cittadini per l'Ulivo» ad accusare il segretario dei Ds, presente in sala, di aver «tradito i patti» del 22 gennaio quando in un incontro collegiale tra fautori della lista unitaria, Di Pietro e il fondatore del Pds si era raggiunto un accordo che prevedeva che Di Pietro corresse da solo e tutti gli altri lavorassero ad aprire la lista alla società civile. «Avevamo raggiunto un'intesa sulla costituente per l'Ulivo e non si era parlato - ricorda Occhetto - di partito riformista». Alla nuova lista, ha detto in sostanza, siamo stati costretti «perché continuo ad essere critico nei confronti dell'ipotesi del partito riformista. Se noi facciamo passare l'idea che è possibile costruire un Ulivo che ha al suo interno un partito-guida e una serie di forze satellite, rompiamo quel continuum tra posizioni radicali e posizioni più moderate che era stata l'arma vincente dell'Ulivo nel 1996». «Trovo stravagante - ha aggiunto - la concezione di un partito pigliatutto e degli altri a rimorchio». La strada da percorrere è invece per Occhetto quella della «pari dignità» tra i soggetti in campo. Fassino ha invitato a «non infilarsi in una battaglia nominalistica», replicando ad Occhetto che «non si misura nell'arco di cinque giorni» se un'intesa funziona oppure no. Per il segretario dei Ds, comunque, la costituente dell'Ulivo rimane in piedi per cui dire che «la lista unitaria è il primo passo per risolvere il problema della guida non è in contraddizione con l'Ulivo largo». Dario Franceschini della Margherita, presente all'assemblea, ha invitato Occhetto ad evitare «una pericolosa concorrenza» e a non creare oggi «una divisione sull'approdo finale». Infine, il correntone Ds con Fabio Mussi ha assicurato che voterà la lista unitaria pur rimarcando il «dissenso» sulla strategia del partito riformista. D. T.

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