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Il Senato approva il «Salvareti» Sgambetto Udc alla Gasparri

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I centristi infatti sono pronti a presentare in Aula una serie di emendamenti al sistema integrato delle comunicazioni. Intanto il Senato ha approvato il decreto Salvareti che passa alla Camera per la definitiva approvazione. Insomma, la riformulazione del Sic contenuta nel ddl Gasparri non convince l'Udc. A ribadirlo è il capogruppo in commissione Trasporti alla Camera, Rodolfo De Laurentiis, sottolineando che se non saranno apportate modifiche al sistema integrato delle comunicazioni in linea con le sue richieste, l'Udc è pronta a presentare emendamenti in Aula. Riserve cobfrmate anche da Bruno Tabacci, sempre dell'Udc. Il presidente della commissione Attività Produttive della Camera invita infatti le «commissioni di merito» a valutare «la possibilità di prevedere ulteriori modifiche alla definizione del sistema integrato delle comunicazioni». A rispondere alle osservazioni dell'Udc è Paolo Romani (nella foto a destra), relatore del provvedimento. Sulla ridefinizione del Sic, «dimagrito» dopo il rinvio del provvedimento alle Camere, è stato già «fatto un serio lavoro», ha sottolineato Romani (FI). «Ho lasciato una relazione alle commissioni - ha detto Romani - di ulteriore e spero definitivo approfondimento sulla questione delle modifiche al Sic. Spero sia convincente». L'Aula della Camera voterà gli articoli e gli emendamenti del ddl Gasparri a partire da martedì 3 febbraio. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per lunedì. Oggi ci sarà solo la discussione generale. Intanto, il decreto legge che salva Retequatro e RaiTre (e scade il 27 febbraio) dopo l'approvazione a palazzo Madama, passa alla Camera per la definitiva approvazione. Il decreto è stato approvato con alcune modifiche tra cui un emendamento presentato dal relatore, Luigi Grillo (Fi), che specifica che la percentuale di popolazione coperta dalla nuova tecnologia non dovrà comunque essere inferiore al 50%. «Sono soddisfatto del voto che è una risposta positiva alle osservazioni del Capo dello Stato - commenta il ministro Gasparri (a sinistra)- il decreto infatti risponde ai rilievi di Enzo Cheli, in particolare sui poteri della stessa Autorità». Infine il ministro ha parlato della legge che porta il suo nome e dell'emendamento Romani che riduce il Sic, su cui però l'Udc ha votato contro perchè lo ha giudicato insufficiente: «Si può sempre fare di più e di meglio - ha detto - Però dobbiamo evitare il nanismo delle imprese». Ad allentare la tensione a palazzo Madama è stato lo scherzo di Roberto Calderoli (Lega Nord). Al momento del voto Calderoli ha detto di voler intervenire per far correre «un brivido alla nostra assemblea e al ministro» e cioè, per fare gli auguri al presidente Pera «divenuto più vecchio di un anno». Giu.Cer.

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