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Parmalat, il manuale per costruire i falsi Dalle gigantesche vendite di latte in polvere a Cuba alla girandola di società occulta-deficit

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E ce ne voleva tanta per mantenere in piedi il castello di carta dei bilanci Parmalat. Così a Collecchio nelle stanze dei bottoni, regno della finanza creativa, si costruivano falsi con un vero e proprio manuale delle operazioni fittizie da effettuare. Una sorta di «Bignami», in 11 capitoli che il contabile Gianfranco Bocchi, uno degli esecutori delle operazioni di maquillage finanziario su indicazione degli ex direttori finanziari Fausto Tonna e Luciano Del Soldato, ha ricostruito ai pm di Parma. «Era il Tonna prima e Del Soldato poi - dice Bocchi al pm Cavallari - che mi indicavano le operazioni fittizie da effettuare». Per Bonlat le possibili operazioni fittizie erano 11. 1. Vendita e acquisto latte in polvere. Sono le operazioni di vendita di latte in polvere a Cuba. Operazioni tanto gigantesche che Bocchi riferisce di una meravigliata frase di Tonna «stiamo esagerando con questo latte in polvere a Cuba, ne avranno fin sopra i capelli». 2. Contratti finanziari di Swap (operazioni combinate di acquisto e vendita differite nel tempo) su valute stipulati con il fondo Epicurum o con società intercompany (tra società all'interno del gruppo). «I finanziamenti - spiega Bocchi - avevano la finalità di avere degli utili su interessi e siccome venivano operati in euro avevano degli interessi attivi, il tutto per abbassare il saldo del conto del conto corrente fittiziamente acceso presso la Bank of America». 3. Cessioni di credito intercompany o a società esterne al gruppo «tra queste soprattutto la Sata srl, Finalimenti srl, Carital do Brasil e Naipal con sede forse alle Isole Antille». 4. Acquisto di titoli da terzi o intercompany. 5. Partecipation agreement (si tratta di operazioni di finanziamento tra società del gruppo tramite le quali una società del gruppo mette a disposizione una determinata somma di denaro presso un istituto di credito che a sua volta la utilizza per finanziare un'altra società del Gruppo residente in un altro Paese). Queste operazioni «avevano il doppio vantaggio - spiega Bocchi - di abbassare la liquidità di Bonlat e di abbassare i debiti delle società che percepivano i finanziamenti». 6. Promissory notes verso terzi (cambiali internazionali), «in particolare - ricorda Bondi - con Tetrapak, Hans Neumann, Conaprole, avevano la finalità di abbassare l'indebitamento». 7. Fondo Epicurum. Una sorta di «summa teologica» del falso. Al fondo - secondo la ricostruzione di Bocchi - vengono conferiti i crediti di Bonlat verso Web Holding. Si tratta di cessioni di credito di Parmalat spa per operazioni di finanziamento verso Hit l'holding del settore turistico. «Ogni finanziamento verso Hit di Parmalat - ricorda Bocchi - veniva girato a Bonlat che lo iscriveva a Web Holding. Io - continua Bocchi - avevo capito che tale operazione veniva effettuata per non apparire Hit appartenente ai Tanzi quale beneficiaria del finanziamento». Poi venivano conferite promissory notes emesse dalla società Findiary a seguito dell'operazione Newlat. Al fondo venivano anche conferite «cessioni crediti di Parmalat spa a Bonlat per finanziamenti a Sata srl e a Calisto Tanzi, un finanziamento a un direttore di divisione. Infine il cosiddetto Escrow Zini veniva usato per accreditare somme da parte di Società estere che le contabilizzavano »come operazioni per conto Bonlat, pertanto nel loro bilancio risultava un credito verso Bonlat; quest'ultima società trasferiva il suo credito, vantato verso l'Escrow Zini al fondo Epicurum». 8. Contratti di cessione di marchi «per area di sfruttamento e tecnologia dal 2002 per sistemare il bilancio consolidato». 9. Contratto per sconti Tetrapak. «Facevano figurare - ricorda Bocchi - che la Tetrapak riconosceva alla Bonlat uno sconto, tramite la contraffazione, nella parte relativa alla società e agli importi, del contratto realmente concluso tra il gruppo Parmalat spa e la Tetrapak». 10. Associazioni in partecipazione. «Sostanzialmente - spiega il contabile - erano dei finanziamenti concessi per lo

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