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«Al confronto nella P2 erano dei pasticcioni»

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Dalle colonne de «La Padania» Umberto Bossi, in un'intervista, parla del crac della Parmalat e attacca l'asse della finanza e della politica romana e afferma «è il mondo vero del potere che questa volta esce in prima persona. Nella vecchia P2 c'erano dei pasticcioni al confronto». Secondo il leader del Carroccio, le conseguenze del caso Parmalat, come di quello legato alla Cirio sono pesanti: «chi tocca il risparmio tocca la fiducia che è la nervatura del sistema economico. Se la gente non porta più i soldi in banca non si può finanziare l'impresa e il lavoro». In tutto questo, prosegue Bossi in un'altra parte dell'intervista a La Padania, «i politici erano pagati. Ci sono due assi portanti in questo maledetto paese: uno, l'asse finanza-impresa che sta a Milano e che dovrebbe esaurire l'attenzione della Banca d'Italia, della Consob e in parte dell'Isvap. E poi c'è l'asse finanza-politica che sta a Roma laddove si guarda al potere per l'egemonia e lo sfruttamento, laddove tutto è lecito a fini egemonici».

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