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Riparte l'iter della legge Gasparri

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Oggi pomeriggio - stando al calendario pubblicato sul sito della Camera - le commissioni ascolteranno i rappresentati di Sky; di Europa 7, Home Shopping Europe, ReteA, Retecapri e Telemarket; di Anica e Apt; di Fistel-Cisl, Fnsi, Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Usigrai. Domani tocca invece, in mattinata, alle Authority per la Concorrenza e il Mercato e per le Comunicazioni e a Telecom; nel pomeriggio, agli editori con Aie e Fieg e all'Ordine dei giornalisti; ai vertici Rai (presidente, direttore generale e cda) e a Mediaset. Dal 13 gennaio è previsto l'avvio dell'esame del provvedimento da parte delle stesse commissioni. Sono otto gli articoli del disegno di legge interessati dal messaggio di Ciampi: tre formali (quelli che contengono i riferimenti al decreto 198, bocciato dalla Consulta) e cinque sostanziali, ma è prevedibile che i due articoli su cui si concentreranno maggiormente gli sforzi del Parlamento sono il 15 (quello che contiene il Sic, il sistema integrato delle comunicazioni, e i tetti Antitrust, ma anche le disposizioni in materia di pubblicità) e il 25 (sul digitale, questione centrale anche nel decreto legge salva-reti varato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre). «Mi auguro un approccio non ideologico o condizionato dalla polemica politica: affrontiamo il tema in base alle osservazioni del Presidente Ciampi, ma confrontiamoci sulla realtà vera». Con questo proposito il presidente della commissione Trasporti della Camera, Paolo Romani (FI), si prepara a riprendere il lavoro sul ddl Gasparri con le audizioni previste per oggi e domani nelle commissioni congiunte Cultura e Trasporti di Montecitorio.

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