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Il consiglio della Coloniale spa a luglio dava ampi poteri a Fausto Tonna

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In quella riunione del 3 luglio scorso venne conferito a Fausto Tonna il potere di compiere con firma singola qualunque atto di ordinaria e straordinaria amministrazione con alcune eccezioni. Ovvero emissione, accettazione e avallo di effetti cambiari, prestazione di fidejussioni a favore di terzi; acquisto, vendita e sottoscrizione di partecipazioni o di titoli in spa non quotate , in società in genere, di aziende e di rami di aziende il cui valore ecceda, per singola transazione di compera o vendita 1 milione di euro; acquisto, vendita e sottoscrizione di azioni e titoli quotati con valore eccedente i 3 milioni di euro; l'acquisto, la vendita e la sottoscrizione di titoli emessi o garantiti dallo Stato, emessi da banche o da esse garantiti con fidejussione il cui valore ecceda i 6 milioni di euro; l'acquisto e vendita di immobili; infine consentire l'iscrizione di ipoteche su beni immobili di proprietà della società. Circa un mese prima, il 24 giugno scorso, l'assemblea ordinaria della Coloniale esaminava e approvava il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2002. Emergeva un utile di 5.340.655 euro. Il bilancio consolidato si chiudeva con un utile di 124,382 milioni di euro. Nel bilancio consolidato della Coloniale emerge che al 31 dicembre 2002 il gruppo Parmalat ha fatto investimenti per 363 milioni di euro di cui 184 per investimenti tecnici , 48 milioni in nuove acquisizioni e 131 in partecipazioni delle quali il gruppo già possedeva il controllo. L.D.P.

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