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Bus e tram, sciopero confermato ma si tratta

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I sindacati si appellano anche agli enti locali. Maroni per la linea dura: rendere efficaci le sanzioni

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La riunione di ieri fra sindacati e aziende datoriali è stata interlocutoria. Le parti hanno deciso di proseguire nel confronto mercoledì prossimo. Cgil Cisl e Uil hanno confermato lo sciopero e deciso di considerare il giorno 14 quale data ultima per la conclusione della trattativa. Insieme alle controparti Asstra e Anav hanno confermato l'impegno di concludere il negoziato sulla base del protocollo del 23 luglio '93». Lunedì 15 dicembre incroceranno le braccia per 24 ore anche gli autoferrotramvieri dell'Ugl e della Faisa-Cisal. La situazione è oggettivamente difficile. L'episodio dello sciopero «selvaggio» che lunedì scorso ha paralizzato la città di Milano, quello verificatosi l'altro ieri a Napoli, messi insieme ad altri numerosi episodi di micro-agitazioni segnalate da tempo nei trasporti pubblici locali, evidenziano un quadro di scontento e di protesta crescente che finora non si era manifestata in modo clamoroso e che certamente, se avvertita, era stata sottovalutata prima di tutto dai sindacati stessi. Cgil Cisl e Uil quindi ora hanno urgenza almeno quanto le associazioni datoriali, oltre che naturalmente i cittadini-utenti, che la vertenza si risolva presto e bene con un accordo che restituisca loro il controllo della categoria. Non a caso ieri i sindacati hanno anche insistito nella richiesta rivolta al governo, alle Regioni e agli enti locali «di farsi carico del problema di svolgere ciascuno il proprio ruolo in modo tale da consentire ai cittadini un servizio efficiente e di qualità e ai lavoratori la concretizzazione dei loro giusti diritti». Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, dal canto suo ha detto che «a Milano ed in Lombardia è possibile lavorare per accordi che facilitino nella regione il raggiungimento di posizioni più vicine rispetto a quelle distanti del livello nazionale». Mentre si lavora per cercare una soluzione che veda la conclusione del contratto, scaduto da troppo tempo, il ministro del Lavoro Maroni insiste sul tasto della inflessibilità: riferendosi all'episodio di Milano, dopo il consiglio dei ministri ieri ha detto che l'accaduto «è inqualificabile e non dovrà mai più ripetersi. C'è stata una palese, esplicita e, credo, deliberata violazione della legge. Si deve decidere se le leggi vanno rispettate oppure no. Io dico che dobbiamo rendere efficaci le sanzioni perché siano un utile deterrente, senza porre limiti al diritto di sciopero». Continuano intanto a svilupparsi le iniziative sindacali. Le organizzazioni confederali dei trasporti e le altre sigle (Faisa-Cisal, Rdb Cub, Sult) hanno proclamato uno sciopero a Bologna per domenica 14 dicembre, giornata in cui si prevedono in città la partita di calcio con l'Inter e la conclusione del Motorshow. Sul contratto degli autoferrotramvieri è intervenuto anche il presidente della Confindustria, Antonio D'Amato, sottolineando che il rinnovo deve aversi ma «con una dinamica di responsabile coerenza con il tasso di inflazione programmata» e che «bisogna andare avanti senza esitazioni sulla strada delle privatizzazioni e della liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Bisogna rendere le aziende più esposte ad una sana concorrenza per aumentare qualità dei servizi e ridurre i costi».

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