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Finanziaria, il Senato pronto a frenare l'assalto degli emendamenti

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Ma Palazzo Madama già si prepara ad arginare la valanga di proposte di modifica che, inevitabilmente, potrebbero piovere sulla manovra come naturale dall'opposizione, ma anche dalla maggioranza e dallo stesso governo. E alcune richieste vengono già avanzate dalla Lega su uno dei punti più delicati: il condono edilizio. Più in dettaglio nel mirino del presidente del Senato, Marcello Pera, ci sono i maxi-emendamenti che nelle ultime sessioni di bilancio hanno molto movimentato i lavori dei due rami del Parlamento arrivando corposi sia dal governo che dalla Casa delle Libertà. Si dovrebbe in tal modo evitare quello che viene definito, quando è di iniziativa parlamentare, l'«assalto alla diligenza», cioè il tentativo di far rientrare nella manovra proposte assolutamente «minime», che riguardano «micro-settori» e spostano l'attenzione e le energie del Parlamento su dettagli e non sui grandi temi di politica economica. Intanto, per quanto riguarda la tabella di marcia, per oggi è atteso il parere della Commissione Affari costituzionali. Insomma le parole d'ordine quest'anno sono «efficacia» e «trasparenza» per consentire un iter più ordinato della manovra e questo dovrebbe essere possibile non con nuove regole, su cui le commissioni bilancio di Camera e Senato hanno lavorato durante l'inverno senza però arrivare ad una soluzione, ma solo attraverso l'attuazione di quelle già presenti nei regolamenti parlamentari.

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