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Tremonti presenta la Finanziaria al Senato Crescita, calo del debito, impegno sul Sud

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Il ministro ha prima tracciato il quadro europeo nel quale la manovra si inserisce,rilevando che nell'Ue in questo momento c'è «un andamento non positivo dell'economia e molti bilanci pubblici presentano elementi di criticità». Ci sono però segnali di «un processo evolutivo e positivo» e la definizione dell'architettura di una nuova macchina costituzionale europea è «fondamentale anche dal punto di vista economico». Nel continente si è quindi iniziato un «grande ciclo di riforme strutturali» in particolare sul sistema del welfare e del lavoro. Ed ecco in sintesi come il ministro ha illustrato la manovra. Finanziaria e pensioni - «Non ci sarebbe la Finanziaria, né un futuro senza la riforma delle pensioni», che è «parte sostanziale della manovra». Bisogna «garantire la sostenibilità finanziaria, l'equità e la coerenza del sistema di spesa pensionistica». Non si tratta dunque di «una riforma fatta per far cassa ma per rendere sostenibile il sistema». I numeri - Il risultato finale è quello dell'«invarianza della spesa pubblica sul Pil». L'obiettivo «realistico e nella media europea» - ricorda Tremonti - è una crescita (per il 2004) all'1,9%, un indebitamento netto al 2,2% e la diminuzione del debito pubblico. Per centrare gli obiettivi - ricorda il ministro - la manovra è di 16 miliardi di euro con una correzione «fuori dalla spesa sociale». Carovita ed euro di carta - Ricordando le norme contro il carovita in Finanziaria, ribadisce: se ci fosse stata la banconota da un euro l'impatto del changeover (che giudica «particolarmente intenso») sarebbe stato inferiore. Su questo punto si è registrata in aula una polemica con il capogruppo dei Ds, Gavino Angius, che ha contestato le parole del ministro che però ha replicato: «È un passaggio elementare: se cambia il segno cambia anche il sistema dei valori». Il ministro ricorda poi che la Guardia di Finanza farà ispezioni, sarà rivisto il meccanismo degli studi di settore per colpire gli utili che derivano da aumenti selvaggi e si prevede un finanziamento per Camere di commercio e Comuni che attivano la costituzione di panieri ad alto consumo popolare e a basso prezzo. 8 miliardi in più per il o Sud - Tremonti ricorda che la crescita del pil «resta maggiore per il Sud rispetto al resto del Paese» e che in ogni caso il Governo ha previsto 8 miliardi in più per il Mezzogiorno rispetto a quelli già stanziati con le precedenti manovre. Tra l 2004 e il 2007 la spesa in conto capitale per il Mezzogiorno aumenterà del 6,4% l'anno e l'incidenza sul Pil raggiungerà il 7,9%. Infrastrutture - Già attivate opere per 32 miliardi di euro e cantierizzati interventi per 6 miliardi di euro. Attivati altri interventi per 19 miliardi di euro. È «entrato a regime il meccanismo della legge obiettivo ed è atteso a gennaio l'attivazione del meccanismo del piano di crescita proposto dal Governo italiano». Con la Commissione europea «discutiamo di una posta tra 50 e 70 milioni di euro». I provvedimenti meno vistosi - «I provvedimenti che mi sembrano più importanti - dice Tremonti - non sono quelli più vistosi ma quelli rivolti alla famiglia, alla società civile, alla solidarietà». Il ministro cita quindi il bonus-figli, l'eliminazione dell'Iva per l'acquisto delle autoambulanze da parte delle onlus, i micro-asili e l'avvio sperimentale delle De-tax («il futuro della solidarietà»).

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