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«Privatizzare al massimo le municipalizzate»

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Il Governo appronta nuovi strumenti. Completa liberalizzazione nel 2006

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È solo un passaggio del discorso di Giulio Tremonti agli enti locali. Solo un passaggio dell'intera relazione che però riaccende una questione antica, la cessione a privati dei servizi pubblici locali che procede a rilento. Il ministro dell'Economia non spiega i particolari, neppure fa intendere i contorni dei provvedimenti che potrebbero essere presi. È chiaro che la partita delle aziende municipalizzate, in particolare delle multiutilities (ovvero le società di enti locali che svolgono più attività in diversi settori), è molto grande e potrebbe dare possibilità di far cassa. Per gli enti locali tuttavia vi sono anche altre novità. Innanzitutto l'annuncio che per il secondo anno consecutivo non potranno agire sulla lega fiscale. Le addizionali Irpef rimangono congelate. La misura, che evita aumenti del prelievo fiscale per i cittadini, limita però le risorse per gli enti locali, che protestano. Protesta l'Anci (l'associazione dei Comuni): «Rimane il blocco dell'autonomia impositiva. Sarà, ancora una volta un anno ponte. Quando arriveremo alla fine del ponte cadremo in acqua», dice il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, esprimendo un giudizio «assolutamente negativo» circa la libertà d'azione degli stessi enti locali in materia di imposte. Ma ci sono due novità di rilievo. Il governo coprirà i debiti pregressi sull'Iva per il trasporto pubblico locale ma soprattutto, ad avere un impatto positivo sugli enti locali, sarà la prevista sterilizzazione Iva per i servizi che vengono esternalizzati. «Ma non conosciamo nulla di preciso di questi provvedimenti», spiega Forte Clò, vicepresidente dell'Upi (Unione Province d'Italia). E aggiunge: «Abbiamo assistito ad una rappresentazione monotona e didascalica della manovra. Praticamente non c'è stato detto nulla». Per Clò, tuttavia, «abbiamo solo pochi e poco chiari punti fermi: per esempio lo stesso contributo dell'anno scorso. Per il resto il vuoto, solo qualche enunciazione. E non lo dico solo io, ma anche moltissimi colleghi di centrodestra. È anche molto difficile fare una valutazione politica». F. D. O.

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