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Telekom Serbia, in arrivo le carte dalla Svizzera

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La Commissione parlamentare riprenderà i lavori venerdì. Follini (Udc): «Non è un tribunale stalinista»

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Carte in arrivo dalla Svizzera, interrogatorio di garanzia per Fabrizio Paoletti e nuovo faccia a faccia tra magistrati e Igor Marini potrebbero aiutare a capire meglio la vicenda. CARTE SVIZZERE - Oggi o al massimo domani potrebbero arrivare al ministero della Giustizia, da dove saranno poi trasmesse alla commissione parlamentare di inchiesta sulla vicenda e alla procura di Torino. I documenti dovrebbero essere quelli sequestrati l'8 maggio scorso a Lugano quando una delegazione della commissione parlamentare, accompagnata da Igor Marini, si recò nella città svizzera per recuperarli. Le carte fanno parte dell'eredità del notaio Gianluca Boscaro, morto nel 2002, che, secondo il racconto di Marini, avrebbe gestito insieme all'avvocato Fabrizio Paoletti e altri il riciclaggio della presunta tangente Telekom Serbia. L'avvocato di Marini, Luciano Randazzo, nei giorni scorsi ha lamentato presunte interferenze da parte delle autorità svizzere, ma la procura elvetica ha respinto ieri ogni addebito sottolineando che i documenti mancanti non riguardano nè Marini nè le autorità italiane. INTERROGATORIO DI GARANZIA - Entro martedì è invece atteso l'interrogatorio di garanzia di Fabrizio Paoletti, l'avvocato romano arrestato giovedì con l' accusa di riciclaggio. L' ex socio in affari di Marini, che avrebbe gestito con Thomas Mares, anch'egli arrestato, la presunta tangente da 120 milioni di dollari proveniente da Telekom Serbia e parte della quale destinata ad alcuni esponenti del centro sinistra, è però ricoverato in ospedale, a Roma, per problemi cardiaci. Se le sue condizioni lo permetteranno, Paoletti, come ha sottolineato il suo legale Titta Castagnino, intende affrontare l' interrogatorio che si svolgerebbe quindi nella capitale e non a Torino. Si è invece già svolto l' interrogatorio di garanzia di Thomas Mares, arrestato una settimana fa dai magistrati torinesi al termine di colloquio in cui l'esperto finanziario si era presentato da indagato. Non è escluso che in tempi brevi possa esserci un confronto tra lui e Marini nel carcere delle Vallette di Torino. MARINI - Il nuovo faccia a faccia iniziato sabato tra il procacciatore d'affari e i pm Marcello Maddalena e Roberto Furlan proseguirà mercoledì mattina. L' interrogatorio è stato secretato, ma, secondo indiscrezioni, Marini avrebbe fornito nuovi elementi che proverebbero, a suo dire, l'esistenza della tangente da 120 milioni di dollari, ed in particolare le 14 destinazioni (società e persone) in cui sarebbe stata divisa. Paoletti ha però sempre negato tutto. COMMISSIONE PARLAMENTARE - Riprenderà ufficialmente i lavori venerdì prossimo, con l'ufficio di presidenza che dovrebbe decidere le nuove audizioni, e l'esame dei documenti che dovrebbero intanto essere stati trasmessi dalla Svizzera. REAZIONI POLITICHE - «Alla maggioranza dico che la Commissione Telekom Serbia non può essere una clava contro gli avversari, all'opposizione che in Italia mai e poi mai si può scambiare una libera Commissione con un tribunale stalinista» ha detto Marco Follini chiudendo la festa dell'Udc. Un intervento apprezzato dal leghista Roberto Calderoli: «Forse nella Cdl qualcuno ha parlato troppo e in modo troppo strumentale». «Vanno bene gli appelli - ha invece detto oggi Francesco Rutelli - ma intanto bisogna distinguere tra aggressore ed aggredito e quando c'è da intervenire chi esercita le funzioni di arbitro, nell'ambito delle sue prerogative istituzionali, se c'è da decidere decida». Immediata la replica del presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani: «Il solito Rutelli. Anche sullo scandalo Telekom Serbia ha un bel coraggio, prova a scambiare il ruolo tra guardie e ladri».

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