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Rutelli frena sulla proposta di partito unico

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Per ora l'orizzonte più immediato si ferma alle elezioni europee della primavera prossima, per le quali è possibile al massimo arrivare a una alleanza elettorale. Di questo è convinto Francesco Rutelli che ieri ha spiegato di aver parlato con Prodi e D'Alema «i quali mi hanno assicurato di non aver parlato di un partito unico, ma hanno spiegato che se l'operazione lista unica per le europee andrà in porto, porterà una grande accelerazione e ci spingerà a essere uniti anche a Strasburgo». Per Rutelli infatti «di fronte ad un centrodestra in difficoltà non ci possiamo accontentare di schierare otto partiti e dire che il centrodestra ha promesso tanto e non ha realizzato nulla. Abbiamo l'obbligo di migliorare il centrosinistra, dandogli un assetto più solido e più credibile. Perciò sperimentare alle europee una grande aggregazione, che punti a diventare la prima lista in termini di consensi, è una grande idea». Per questo ha aggiunto il leader della Margherita «un partito unico dell'Ulivo non è in un orizzonte prossimo».

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