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Wojtyla punto di riferimento sognando anche Vasco Rossi

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quanto alla felicità, al bando il sesso, i soldi e il successo: la vera fonte della gioia risiede nella famiglia e nel lavoro. È questo il popolo giovanile di Cl, «fotografato» dalla Eta Meta Research al Meeting di Rimini, da cui arriva «un deciso "basta" alla cultura del successo a tutti i costi, del denaro come valore, dell'arrivismo e del sesso esasperato». Questa «felicità di celluloide - secondo il sondaggio - è nel migliore dei casi "parziale" (31%), "momentanea" (27%) se non del tutto "falsa" (21%) e frutto di "puro egoismo" (18%)». Al contrario, per i giovani di Comunione e liberazione «bisogna recuperare sentimenti semplici e genuini (71%) anche a costo di apparire antiquati o di essere liquidati come "i soliti ciellini"...». Quali sono i veri valori? Prima di tutto la fede (73%). Ma fondamentali sono anche l'amicizia (68%), l'amore (63%), la famiglia (54%), il lavoro (52%): e quest'ultimo non per un benessere o un successo fine a se stesso ma «per l'impegno quotidiano, perché significa costruire qualcosa ogni giorno. Vogliamo un lavoro - spiegano i giovani ciellini - che ci faccia sentire parte di un progetto in cui riconoscerci» in modo da poter «dare anima e corpo e sentirci davvero soddisfatti». Il punto di riferimento principale è Giovanni Paolo II (41%). Dopo il papa, seguono madre Teresa di Calcutta (38%) e padre Pio (27%). Quanto ai personaggi intervenuti direttamente al Meeting, il maggior consenso va al presidente della Camera, Casini (29%) che precede in classifica l'ex premier e senatore a vita Andreotti (21%) e il leader dei Ds, Fassino (15%). Sempre Wojtyla (81%) è in testa all'elenco di chi i giovani ciellini avrebbero voluto vedere a Rimini, seguito a ruota dal fondatore di Cl, don Luigi Giussani (76%). Performance eccezionale per la rock star Vasco Rossi (63%), più desiderato del presidente americano George W. Bush e del premier inglese Tony Blair (56%) nonché del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (32%) e di tre registi nostrani: Pupi Avati, Gabriele Muccino e Franco Zeffirelli.

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