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Rutelli dà uno spiraglio di dialogo Alemanno: sfida da raccogliere

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E nella Casa delle Libertà c'è chi, come il ministro di An Gianni Alemanno, legge nelle parole del leader della Margherita un importante punto di partenza per venir a capo senza scontri all'arma bianca alla delicata partita previdenziale. Partita che inizierà nel consiglio dei ministri di domani con un primo faccia a faccia tra i ministri Maroni e Tremonti, le cui posizioni non sono poi tanto vicine. «Da parte nostra - ha spiegato Rutelli - c'è disponibilità a discutere del tema pensionistico e a fare proposte serie a patto però che altrettanto serie siano le intenzioni del Governo. Saremo sempre contrari a provvedimenti varati solo per raccogliere qualche euro e risolvere qualche problema di cassa, aggravando invece i problemi della società». A stretto giro di posta è arrivato l'apprezzamento di Alemanno. «Le aperture del leader della Margherita, sono molto importanti. E soprattutto rappresentano una sfida che la Casa delle Libertà deve raccogliere perchè nessun partito del centrodestra e nessun ministro ha mai pensato che una eventuale riforma delle pensioni serva a fare cassa o a rimediare qualche euro. Per questo - ha auspicato Alemanno - la maggioranza deve rapidamente giungere ad una posizione univoca ed unitaria e aprire il confronto sia con le parti sociali che con l'opposizione parlamentare su una proposta credibile e complessiva per l'equilibrio tra Welfare e sviluppo». Forza Italia appare comunque convinta che sulla riforma si debba andare avanti anche se tutelando i diritti già acquisiti. Per Sandro Bondi infatti si tratta di affrontare il problema «con equilibrio, con senso di giustizia sociale, garantendo i diritti acquisiti ma tutelando al tempo stesso anche i diritti delle nuove generazioni». In quest'ottica il responsabile economico di Forza Italia Luigi Casero boccia la proposta di Maroni di rafforzare gli incentivi. P.T.

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