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Cattaneo dimezza lo stipendio a Guardì

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Via libera al piano per il digitale terrestre, si parte a settembre. Siglato l'accordo con Wind per sms e mms

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La favola del digitale terrestre per ora termina così, con un simpatico lieto fine giunto dopo l'assegno di 123 milioni del Tesoro a copertura di crediti pregressi e un duro scontro. Il consiglio di amministrazione della Rai ritrova l'unanimità, contenti il presidente Lucia Annunziata e il direttore generale Flavio Cattaneo, contenti il ministro delle Comunicazioni Gasparri e il suo «censore» Beppe Giulietti, deputato Ds. Tutti d'accordo insomma sul piano che prevede la trasformazione delle trasmissioni dal sistema analogico a quello digitale. Il primo passo sarà a settembre con l'acquisizione delle frequenze. Quindi si partirà con la rete tecnologica necessaria per la realizzazione di due multiplex che copriranno il 50% della popolazione entro la fine dell'anno (come prevede il ddl non ancora approvato). Il pieno regime per il digitale è per fine 2006. Soddisfatto Gasparri: «Si tratta di una decisione estremamente positiva che consentirà alla Rai di svolgere un ruolo guida nella modernizzazione del paese». La Annunziata spiega che «dopo l'assicurazione di copertura finanziaria, il Cda ha considerato giusto avviare il progetto digitale». Anche Cattaneo è «molto soddisfatto perché la presidente e il Cda hanno dimostrato un grande senso di responsabilità». «Ho accolto anche con favore - sottolinea - la richiesta di procedere per l'acquisizione delle frequenze in modo graduale e sistematico», e ringrazia per «le espressioni di stima e di apprezzamento del Cda nei confronti miei e della struttura per il lavoro svolto». Megataglio a Guardì. È stato rinnovato il contratto a Michele Guardì (ideatore tra l'altro di Uno Mattina, Fatti Vostri, Piazza Italia, Lotto alle otto, Scommettiamo che...). In particolare, come ha ottenuto Cattaneo, ci saranno decurtazioni nei costi della Rai per i programmi bisettimanali del 35% e del 50% invece per i programmi di prime time. Il dg sottolinea al Cda che anche gli artisti hanno accettato di partecipare con cachet più bassi proprio per venire incontro al piano di rilancio della tv pubblica. Rai-Wind. È stato siglato anche un accordo con il gestore telefonico. Rai fornirà i contenuti per sms e mms e in futuro anche per altri servizi: nelle casse di viale Mazzini entreranno, solo per gli sms con le news di Televideo, circa 6,6 milioni. Razionalizzazione onde medie. Via libera al piano per l'accorpamento di siti e impianti. I primi scenderanno dagli attuali 74 a 43, i secondi da 120 a 45. È stato dato anche l'ok alla proposta di Cattaneo di vendere l'impianto di Santa Palomba (Roma), nella zona della Ardeatina.

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