Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Cautela di An e Udc che puntano invece alla separazione delle funzioni. Protesta dell'Anm

default_image

Il Guardasigilli Castelli annuncia un disegno di legge costituzionale del Senatur entro due mesi: pm eletti dal popolo Bossi: per i magistrati carriere separate

  • a
  • a
  • a

Il premier ha spiegato, in una conferenza stampa dopo un incontro con gli avvocati penalisti, che questa importante novità nel campo della giustizia, di cui si discute da anni, e che è duramente contestata dall'Associazione magistrati e dall'opposizione, sarà varata con legge ordinaria, senza modificare la Costituzione. Prima dell'annuncio di Berlusconi, però, era stato il ministro Roberto Castelli a parlare di un disegno di legge firmato da Bossi, che, oltre alla separazione delle carriere, prevede l'elezione diretta dei pm, e possibilmente, la loro regionalizzazione. Il presidente del Consiglio ha detto di non conoscere il progetto del Carroccio, come ha riferito il presidente dell'Unione Camere penali, Ettore Randazzo. Castelli ha poi spiegato che si tratta di «una novità, una proposta che non faceva parte del programma elettorale». «Vedremo cosa ne pensano gli alleati - ha aggiunto - spiegando che l'iniziativa è stata presa anche per smuovere la riforma dell'ordinamento che langue in Parlamento». Il guardasigilli ha quindi replicato al senatore Guido Calvi, che lo ha paragonato ad un «elefante in stato di ebbrezza». «Il senatore Calvi è un gran maleducato - ha dichiarato Castelli -. Tra l'altro gli faccio presente che sono astemio, mentre lo stesso non posso dire di lui. Spesso lo vedo al ristorante del Senato in compagnia di una bottiglia di vino». An ha accolto con sorpresa e disappunto la svolta sulla giustizia. «Non so che cosa sia successo in queste ore, perché noi siamo rimasti all'accordo che la Casa delle libertà aveva siglato qualche tempo fa sulla riforma, molto equilibrata, in discussione al Senato che separa le funzioni del pm dai giudici che giudicano gli imputati» ha dichiarato il capogruppo alla Camera, Ignazio La Russa. «Siamo orientati per la separazione delle funzioni» ha precisato, parlando di un «equivoco». Anche il sottosegretario alla Giustizia, Michele Vietti, Udc, cauto, spiega di voler meglio verificare l'annuncio di Berlusconi. «Ho l'impressione che ciò che ha detto sia già in gran parte contenuto nella soluzione proposta dal maxi emendamento al testo della legge ora al Senato». «Proprio sul punto delle carriere dei magistrati - sottolinea Vietti - fu considerato il momento di equilibrio fra le quattro componenti della maggioranza ed il momento di equilibrio fra innovazione e la Costituzione». L'opposizione protesta, il socialista Enrico Boselli parla di «un altro annuncio spettacolo». «La maggioranza appare assolutamente dissociata, come dimostra il sovrapporsi di annunci sulla separazione delle carriere dei magistrati (misura che noi avversiamo con decisione), fatti in modi diversi dal ministro della Giustizia prima e dal presidente del Consiglio poi» dichiara il senatore Ds, Massimo Brutti. Anna Finocchiaro, responsabile Giustizia della Quercia, chiede che Berlusconi spieghi alla Camera la posizione del governo, ricordando che comunque, c'è la decisa opposizione del suo partito. Per Rifondazione il centrodestra dopo i provvedimenti salva Previti e salva Berlusconi, ripropone non solo l'antico ritornello strumentale della separazione delle carriere, ma addirittura una giustizia regionale con l'elezione diretta del pm, «una giustizia Far West, buona per le giubbe verdi della mitica Padania».

Dai blog