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La spesa sociale continua a lievitare

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I costi previdenziali restano però invariati rispetto al Pil nominale (+14,32%)

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In rapporto al Pil è salita di quasi un punto percentuale (+0,8), passando dal 22,5% al 23,3%. Il peso del capitolo pensioni sul prodotto interno lordo è però rimasto praticamente fermo. Assistenza (+33,6%) e sanità (+31,3%) sono decollate, mentre la previdenza ha registrato una crescita dell'11,9% (+13,3% per le pensioni), ma su ordini di grandezza che arrivano a sfiorare i 200 miliardi (198,5 lo scorso anno). I dati emergono dalla fotografia dell'Istat che ha elaborato nel dettaglio i conti e gli aggregati economici delle amministrazioni pubbliche (esclusi i privati) negli anni compresi tra il 1999 e il 2002. Lo scorso anno la spesa per pensioni e rendite è stata pari a 180,1 miliardi di euro: rispetto al '99 la crescita è di 21 miliardi (+13,3%). Ma con una forte accelerazione nell'ultimo anno, capace di assorbire quasi la metà dell'aumento di spesa (+9,5 miliardi tra il 2001 e il 2002, cioè +5,5%). Rispetto al Pil nominale, però, la spesa pensionistica è rimasta praticamente invariata: pesava per il 14,35% nel '99, incideva per il 14,32% quattro anni dopo. Il capitolo assistenza, in base alle tabelle dell'Istat, registra una crescita nei quattro anni di 5,3 miliardi di euro fino ai 21,1 miliardi del 2002 (1,68% del Pil dall'1,43% del '99). Tra le componenti spiccano le pensioni agli invalidi civili, che recentemente il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha messo nel mirino. Secondo l'Istat le pensioni di invalidità civile pesano nel 2002 per 9,7 miliardi di euro, quasi 2 miliardi in più rispetto all'anno precedente. Una crescita boom (+25,14%) che non si riscontra nei tre anni precedenti, quando gli importi erano rimasti sostanzialmente stabili intorno ai 7,4-7,7 miliardi. La sanità, che ora incide per il 5,85% sul Pil rispetto al 5,06% del '99, impegna 73,6 miliardi (+31,3% rispetto ai 56 di quattro anni fa). Il capitolo farmaci nel 2002 è a quota 11,7 miliardi, praticamente fermo rispetto all'anno precedente, grazie anche alle misure di contenimento della spesa, ma si è impennato del 59% se confrontato con i 7,3 miliardi del 1999. L'altra voce di peso nel settore della sanità, cioè l'assistenza ospedaliera, registra nel 2002 impegni delle amministrazioni pubbliche per 33 miliardi, 1,5 miliardi in più rispetto al 2001. L'aumento percentuale nei quattro anni è stato del 24,8%. Ecco un dettaglio delle prestazioni di protezione sociale erogate dalle amministrazioni pubbliche nel 2002 (dati in milioni di euro), con la percentuale di aumento (e qualche volta di calo) rispetto al 2001, frutto di elaborazione su dati Istat. Previdenza — Nel complesso, 198.531 (+5,5%). In particolare: pensioni e rendite 180.154 (+5,5%); liquidazioni per fine rapporto 3.987 (0,0%); malattia, infortuni, maternità 4.167 (+9,6%); indennità disoccupazione 3.667 (+11,9%); assegno di integrazione salariale 647 (+13,1%); assegni familiari 5.328 (-1,0%); altri sussidi e assegni 581 (+25,2%). Assistenza — Nel complesso 21.815 (+15,7%); pensione sociale 2.990 (+18,7%); pensione di guerra 1.168 (-4,3%); pensione a invalidi civili 9.696 (+25,1%); pensione ai ciechi 892 +21,1%; Pensione ai sordomuti 162 +25,6%; Altri assegni e sussidi 1.924 (+14,9%); prestazioni sociali in natura 3.091 (+1,1%). Sanità — Nel complesso, 73.621 (+5,1%). In particolare: Farmaci 11.723 (+0,5%); assistenza medico-generica 4.615 (+2,4%(; assist. medico-specialistica 2.801 (+3,2%); assistenza in case cura private 6.234 (+7,8%); assist. protesica e balneotermale 3.769 (+0,9%); altra assistenza 2.389 (+46,7%); assistenza ospedaliera 33.057 (+5,0%); altri servizi sanitari 9,033 (+5,7%). Totale generale — 293.337 (+6%).

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