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Il proporzionale fa paura all'Ulivo, ma al Prc piace

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È un fuoco di fila quello del centrosinistra contro il ritorno al sistema elettorale proporzionale coem paventato nel corso della riunione dell'esecutivo di An dallo stesso Gianfranco Fini. La nuova legge, in pratica quella in vigore proprio sino a dieci anni fa, dovrebbe essere presentata assieme al disegno legge che prevede più poteri al presidente del Consiglio con il premierato. Enrico Letta (Margherita) attacca: se la Cdl volesse davvero tornare alla proporzionale sarebbe «gravissimo» e se Berlusconi dicesse sì sarebbe il segno che anche lui «ha il terrore di un "Grande Friuli" alle elezioni del 2006». «La questione delle riforme e di un ritorno al proporzionale si inserisce dentro una verifica del centrodestra che definire incredibilmente mediocre e di facciata è poco», aggiunge Vannino Chiti (Ds). Ma di tutt'altro avviso sono altri partiti del centrosinistra. Per Alfondo Pecoraro scanio (Verdi) «è necessario prendere atto che l'attuale sistema porta alla elezione di persone non rappresentative, che spesso non avrebbero alcuna possibilità neanche nelle elezioni circoscrizionali». E Fausto Bertinotti (Rifondazione comunista) si dice addirittura d'accordo con l'ipotesi della maggioranza: «Siamo da sempre a favore del proporzionale contro il maggioritario, e continuiamo a pensare che quest'ultimo favorisca un sistema povero di democrazia laddove invece il proporzionale conferisce a tutte le espressioni della società civile una maggiore possibilità di influenza sul Parlamento». E per Pino Pissicchio (Udeur) la reintroduzione del proporzionale è addirittura «la madre di tutte le battaglie». Nella maggioranza, Ignazio La Russa (An) chiarisce: «Noi siamo sempre stati e restiamo orientati per il maggioritario. Ma sulla legge elettorale non siamo irremovibili perché riteniamo che quello che conta sia il bipolarismo, cioè sulla alleanze prima e non dopo le elezioni. Su questo non transigiamo». E sempre per An Mario Landolfi spiega che l'interesse del suo partito per un sistema elettorale di tipo proporzionale rientra «nel campo delle ipotesi» e assicura che «non c'è niente di definito, di nero su bianco». Mentre il presidente del Lazio Francesco Storace ritiene che «la discussione sul sistema elettorale va ricondotta sui binari giusti. Il tema da discutere può essere proposto solo partendo da quello in vigore per le regionali, dove si accompagnano governabilità e rappresentanza politica. Il resto sono chiacchiere». Per Forza Italia «la legge elettorale è solo un mezzo, non un fine - dice Sandro Bondi -. Dal sistema dell'alternanza, invece, non si torna indietro».

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