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I ministri italiani a Bruxelles. C'è anche Schulz Primo faccia a faccia di rappresentanti del governo di Roma con deputati Ue dopo Strasburgo

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Da oggi a mercoledì quindici ministri e più sottosegretari saranno a Bruxelles per presentare, ciascuno alla rispettiva commissione del Parlamento europeo, le linee generali dei loro programmi. Sarà il primo faccia a faccia dei deputati dopo l'incidente di Strasburgo tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l'europarlamentare socialista tedesco Martin Schulz. La serie delle audizioni sarà aperta dai ministri degli esteri Franco Frattini e da quello dei beni e delle attività culturali Giuliano Urbani. Martedì toccherà ad altri sei ministri (Antonio Marzano, Rocco Buttiglione, Pietro Lunardi, Roberto Maroni, Girolamo Sirchia, Giulio Tremonti) e mercoledì chiuderanno la tre giorni del governo italiano Giuseppe Pisanu, Roberto Castelli, Letizia Moratti, Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Lucio Stanca e Stefania Prestigiacomo. Ogni ministro illustrerà i contenuti del programma, di sua competenza, della presidenza italiana intitolato «Europa: cittadini di un sogno comune». Gli europarlamentari potranno chiedere approfondimenti e precisazioni. Un appuntamento tradizionale che solitamente non riserva sorprese, ma che in questo caso assume particolare significato perché lo strappo verificatosi tra il capo del governo italiano e l'Europarlamento non è stato ancora completamente ricucito. Indipendentemente dal tentativo di mediazione svolto dal presidente dell'assemblea di Strasburgo Pat Cox, nei diversi gruppi c'è ancora malumore. Alcuni gruppi hanno programmato riunioni, per fare il punto della situazione, proprio per i primi giorni della settimana e c'è chi prospetta ulteriori iniziative per manifestare alla prima opportunità il dissenso verso il leader del governo italiano. Ed il malumore è trasversale, anche se ufficialmente i partiti del centrodestra hanno preso posizione contro Schulz e riconosciuto a Berlusconi certe attenuanti. L'ipotesi che alcuni parlamentari europei possano approfittare del faccia a faccia con i ministri italiani per manifestare ancora il loro risentimento è considerata, peraltro, abbastanza remota. Il contenzioso è con il premier ed i ripetuti appelli rivolti negli ultimi giorni, da più parti, a considerare chiuso il capitolo, sono stati generalmente accolti. Ma è un dato di fatto che delle varie commissioni fanno parte eurodeputati, incluso lo stesso Schulz, che è un membro molto attivo di quella per le libertà ed i diritti dei cittadini, che si riunirà con i ministri Castelli e Pisanu, che hanno chiaramente manifestato il loro malessere. Le audizioni sono programmate per conoscere ed esaminare i programmi del semestre. I temi sull'agenda sono molti ed importanti. Il governo italiano ha scelto, quali obbiettivi prioritari - oltre alla Conferenza intergovernativa, che dovrà adottare la futura Costituzione europea - lo sviluppo economico, il completamento del grande processo di «unificazione» dell'Europa, il rilancio delle relazioni transatlantiche con il rafforzamento della presenza europea nel mondo e la sicurezza dei cittadini.

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