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Più coordinamento tra le forze

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Potrebbe avere l'ok anche oggi. Il provvedimento renderà operativa la legge «Bossi-Fini» nella parte che riguarda l'arrivo dei clandestini via mare. Chi bloccherà gli sbarchi. Marina Militare, Guardia di Finanza e Capitanerie di Porto sono le tre forze messe in campo con compiti ben precisi. Alla Marina Militare sarà affidato il pattugliamento delle acque internazionali, con funzioni di monitoraggio; alle Fiamme Gialle la sorveglianza delle acque nazionali, con compiti investigativi e ispettivi; alle capitanerie di Porto salvataggio e assistenza. Il coordinamento. Sarà affidato alla direzione centrale dell'immigrazione, che avrà compiti di raccordo operativo di tutte le forze e analisi delle informazioni raccolte. Una cabina di regia che potrebbe essere guidata da un tecnico, esperto della materia: tra i nomi che circolano, quello del Prefetto Alessandro Pansa, direttore delle specialità ma Compagnoni e Piscitelli I protocolli internazionali. Il caso più spinoso è la Libia. La collaborazione con questo Paese, per il Viminale, è infatti «prioritaria» per contenere gli sbarchi. allarme Il presidente del Copaco Enzo Bianco: 2 milioni di persone sarebbero pronte ad attraversare il deserto della Libia per sbarcare sulle coste dell' Europa e la maggior parte potrebbe arrivare in Italia. Sbarchi in diminuzione. Secondo il Viminale, il fenomeno ultimamente, «ha dato segni di ripresa, favorita da un generale miglioramento delle condizioni meteomarine», ma nel 2003 gli sbarchi sono diminuiti del 49,3%: dal 1 gennaio all' 11 giugno sono sbarcati in Italia 5.269 clandestini, a fronte dei 10.399 dello stesso periodo del 2002.

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