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LA SOLUZIONE

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La Loggia pensa ad un «preambolo»

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Il testo della devolution, infatti, è al momento al vaglio della conferenza Stato-Regioni che potrebbe dare il via libera proprio a ridosso della verifica: il 19 giugno. Il provvedimento, che è ancora in bozza, una volta recepite le eventuali modifiche tornerà al Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione. Al momento, fanno sapere dal ministero degli Affari Regionali, la ricollocazione della definizione dell'interesse nazionale potrebbe essere presa in considerazione. In particolare, una delle ipotesi allo studio è che quel riferimento esplicito vada all'inizio del provvedimento, in una sorta di preambolo. Eliminarlo del tutto non è invece un'eventualità presa in considerazione. L'altro punto dolente (per la Lega) è quella di Roma Capitale. Punto che lo stesso Bossi tentò in qualche modo di aggirare lanciando la proposta delle vicecapitali (Milano, Firenze, Napoli) suscitando numerose reazioni contrarie. Anche in questo caso al ministero degli Affari Regionali si sta lavorando ad una nuova ipotesi che possa venire incontro alle eventuali critiche o contestazioni. È possibile prevedere che le garndi aree urbane possano avere una autonomia normativa: Milano, Napoli, Firenze, ma anche Palermo, Torino e Bologna. D. T.

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