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CICCHITTO (FORZA ITALIA)

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«Fanno solo politica e riprovano il '94»

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Ma l'esecutivo durerà cinque anni». Il vicecapogruppo di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, legge le interviste di Borrelli e di Caselli e riflette ad alta voce: «Sono la conferma che c'è un settore della magistratura che fa politica tutti i giorni». Ma nel merito che cosa pensa delle parole di Borrelli e di Caselli? «Le loro parole sono la dimostrazione che non c'è distinzione tra potere esecutivo e legislativo e ordine giudiziario. E sottolineo ordine perché di questo parla la Costituzione. Ma dico di più. Sia l'uno sia l'altro dovrebbero ricordare due cose». Quali, onorevole? «Borrelli dovrebbe ricordare che il suo avviso di garanzia a Berlusconi, oltre a essere una palese violazione del segreto istruttorio, provocò la caduta del governo e l'intera vicenda giudiziaria si concluse con l'assoluzione del presidente del Consiglio». E a Caselli? Cosa vuole ricordare? «L'assoluzione di Andreotti, dopo dieci anni di processo, è evidente a tutti. Voglio ricordare che l'allora procuratore di Palermo fece pubblicare dall'editore Pironti l'intera requisitoria con il titolo "La vera storia d'Italia". Ecco, credo che ci sia stato un tentativo non solo di condizionare la politica, ma anche di interpretare la storia, riscrivendo quella della Dc, del Psi e del Pci-Pds». E vede una logica golpista oggi? «Non usiamo questi termini...». Be', li usa il presidente del Consiglio... «C'è un nuovo tentativo di rompere l'equilibrio tra politica e giustizia». E il centrodestra come reagirà? «Il governo resiste e durerà cinque anni». Come fa a esserne sicuro? «Perché stavolta, a differenza del '94, non c'è al Quirinale un presidente della Repubblica fortemente condizionato. Diciamo così, tanto per usare un eufemismo». Ma quale sarà la risposta? «Le riforme legislative: lodo Maccanico, i dieci punti per il codice di procedura penale, l'immunità per ristabilire la sovranità del Parlamento». L'opposizione dice che non è immunità ma impunità. Cosa risponde? «La vera impunità forse è stata l'amnistia decisa nell'89 per i finanziamenti illeciti provenienti dal Urss. Ma gli ex comunisti italiani non la ricordano». Sabato lei ha incontrato Berlusconi. Come lo ha trovato? «Assolutamente determinato a continuare la battaglia e davanti ai giudici che lo accusano». F. D. O.

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