Femminicidi, Gino Cecchettin e la soluzione: “L'inasprimento delle pene non cambierà le cose”
“Non è l'inasprimento delle pene che cambia le cose, ma la capacità di decidere cosa è giusto fare. Per questo serve educare al rispetto e ai sentimenti dando gli strumenti ai nostri ragazzi e a noi genitori ed è per questo che è nata la fondazione. Questo è il nostro impegno e continuiamo a portarlo avanti". A parlare così è Gino Cecchettin, presente al Rino Gaetano Day al Parco Arena di Montesacro a Roma, dove è intervenuto per raccontare l'impegno della Fondazione nata in memoria di sua figlia Giulia, uccisa da Filippo Turetta, il suo ex fidanzato.
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Accanto a lui c’era anche il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, il quale ha sottolineato che Cecchettin "sta facendo un lavoro straordinario, la sua Fondazione è un presidio fondamentale in questa svolta culturale che dobbiamo imprimere. La violenza di genere si combatte prima di tutto scardinando la cultura della sopraffazione". Nel ricordo di Giulia, anche la musica ha avuto un ruolo centrale come ricorda il padre, commosso: "Giulia amava 'Sfiorivano le viole', parla di un amore che non arriva a compimento, forse quello che cercava anche lei", ha aggiunto, sottolineando come Rino Gaetano abbia anticipato i temi della disuguaglianza e del rispetto che oggi sono ancora attuali: "La musica è un'arte che permette di esprimere una parte di noi stessi, l'importante però è farlo con le parole giuste".
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