
Cecilia Sala "spia sionista", chef Rubio fa infuriare Mentana: "Miserabile"

Non poteva mancare lo sfregio di Cherf Rubio, il cuoco tv e attivista Gabriele Rubini, aul caso di Cecilia Sala. La giornalista italiana è detenuta a Teheran da dieci giorni dopo essere stata arrestata, senza accuse specifiche, dal regime iraniano. Stava svolgendo servizi giornalistici con regolare permessi, e il governo itliano da subito si è messo al lavoro per risolvere una situazione grave e delicatissima. Non per chef Rubio che inneggia all'Iran e al regime degli ayatollah: "Lunga vita all'Iran e a chi resiste alle ingerenze imperialiste", scrive su X l'antagonista proPal e anti-Israele che arriva ada ccusare Cecilia Sala di essere una barba finta: "Miracolate sioniste e spie con la passione dei viaggi non dovrebbero essere compiante, ma condannate".
Quell'iraniano fermato a Milano tre giorni prima di Sala. Il giallo dello scambio
Parole assurde e inaccettabili, rilanciate su Instagram da Enrico Mentana che scrive: "Non è obbligatorio avere a cuore la sorte di una giovane donna italiana arrestata in Iran. Non è obbligatorio far proprie le raccomandazioni della Farnesina di non dire cose che rischino di far saltare le delicate trattative per riportarla in patria. Ma denunciare falsamente quella donna di avere un ruolo che le aggraverebbe la posizione in modo pericolosissimo è inumano e criminale", si legge sul profilo social del direttore del Tg La7. "C'è solo da sperare che anche in Iran sappiano quanto sia miserabile e indegno d'ascolto costui", è la sferzata finale di Mentana.
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