
Open Arms, Cerno inchioda la sinistra: "Tutti ci copiano e noi siamo nei processi"

È attesa a breve la sentenza del processo Open Arms. Il ministro Matteo Salvini, insieme al suo avvocato Giulia Bongiorno, ha raggiunto l’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. Se ne è discusso in apertura dell'edizione delle 19 del Tg4. Ospite in collegamento, Tommaso Cerno è intervenuto sul caso con nettezza di parole e ha ricordato, in primo luogo, quanto la strategia adottata dal governo Meloni per l'emergenza migranti sia stata apprezzata e copiata in Europa. "L'Italia, ormai lo capiamo tutti i giorni, si è trovata, per ragioni geografiche e geopolitiche, a vivere per prima il nuovo, grande allarme per l'immigrazione e ha tentato delle strade", ha affermato.
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Strade che, "per ragioni politiche, una parte della magistratura e la sinistra italiana hanno colpito e continuano a colpire mentre il resto d'Europa si è messo in questa direzione. Il disimpegno delle ong, da quello che doveva essere il loro salvataggio di persone che altrimenti sarebbero morte in mare, nel tempo si è trasportato un business", ha specificato il direttore de Il Tempo.
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Quanto a Open Arms, Cerno ha detto: "Salvini finisce sotto processo perché quella nave non voleva arrivare in un porto, ma in Italia. Voleva sbarcare lì. Questa era la finalità. La stessa cosa che sta succedendo con l'Albania. Tutti ci copiano". In effetti Giorgia Meloni sta facendo scuola e il suo metodo, in materia di migranti, è stato ripetutamente lodato da altri leader europei. "Von der Leyen sta dicendo che la strada italiana verrà seguita da tutti e noi siamo nei processi, davanti ai giudici e in tribunale. Siamo gli apripista", ha aggiunto.
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