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Trionfo Atalanta in Europa League. E Feltri ci aveva visto lungo: “Gasperini è un Dio in terra”

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La Dea è andata in Paradiso. Come nelle favole più belle la notte di Dublino trasforma l'Atalanta in una regina d'Europa conquistando al suo primo tentativo il primo trofeo internazionale della sua storia: i bergamaschi hanno alzato l'Europa League, la prima di un'italiana dopo quella vinta 25 anni fa dal Parma, quando era ancora Coppa Uefa. Lo fa nella maniera più epica e memorabile possibile, sfaldando con forza, coraggio, sacrificio e una duttilità tecnico-tattica da big, lo squadrone imbattibile del Bayer Leverkusen, tornato improvvisamente sulla terra e annientato con un secco 3-0 dopo una striscia di 51 partite senza perdere mai.

Ad esultare per l’impresa in Irlanda è anche Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale. Lo storico giornalista è anche un tifoso nerazzurro e da anni è un grande estimatore di Gian Piero Gasperini, di cui parlava così in tempi non sospetti: “Bisogna sottolineare un particolare, l'allenatore, Gasperini, è giustamente considerato un Dio in terra, il fautore principale delle imprese dell’Atalanta, il signore della provvidenza, colui che ha trasformato una formazione di secondo piano in una stella che brilla pure oltre i confini nazionali. Noi appassionati gli siamo grati e al suo cospetto ci inchiniamo. “All’inizio - svelava Feltri - pensavo fosse un bidone perché dopo cinque partite non aveva raccolto un punto. Ero perplesso. Poi…”. E ora tutti a Bergamo sperano nella permanenza dell’allenatore di Grugliasco anche nelle prossime stagioni.

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