
Piero Fassino, la provocazione di Sangiuliano: "Chiediamo dimissioni anche per lui?"

Per la ministra del Turismo Daniela Santanché la sinistra è in pressing da settimane per chiederne le dimissioni. Chiamato a dare un commento a riguardo, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, lancia una provocazione politica: usare lo stesso metro di misura con Piero Fassino. "Santanchè? Non sono valutazioni che spettano a me. Non parlo mai di questioni giudiziarie, siamo in uno stato di diritto in cui quello giudiziario è un potere autonomo e indipendente. "Chi fa politica deve rispettare il lavoro di questo potere", premette l'esponente del governo di Giorgia Meloni a margine degli Stati generali dei commercialisti in corso a Roma commentando la richiesta mossa dall'opposizione di un passo indietro di Santanchè per le inchieste nate dal caso Visibilia.
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"Dimissioni per questioni di opportunità? - continua Sangiuliano - Io quest’area la vedo sempre molto ampia, l’interpretazione è sempre molto ampia. In base a questa ad esempio uno potrebbe chiedere le dimissioni di Fassino da parlamentare. Non dico che debba essere così, è una domanda", è la provocazione del ministro.
"Per chi era il profumo", il sospetto di Striscia su Fassino: cosa non torna | VIDEO
Sangiuliano si riferisce al caso del presunto, tentato furto di una boccetta di profumo Chanel Chance del valore di 130 euro per cui Fassino è indagato dalla Procura di Civitavecchia. I fatti sono avvenuti nel duty free del Treminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino, ad aprile. A convincere i gestori del punto vendita a denunciare il parlamentare, come riportato dalle testimonianze raccolte dall'informativa della Polaria depositata in procura, sarebbero alcuni precedenti analoghi.
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