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Vannacci, Senaldi spiazza tutti: "Almeno lui...", su quali candidati tace la sinistra

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Si infiamma lo scontro su alcune frasi del generale Roberto Vannacci, l'autore del libro best seller "Il mondo al contrario" candidato alle elezioni europee di giugno nelle liste della Lega come indipendente. La definizione di Mussolini "statista" come Cavour o Stalin, e alcuni ragionamenti sui disabili a scuola hanno scatenato le polemiche. Se ne parla sabato 27 aprile a Stasera Italia, il programma di Rete4. Pietro Senaldi commenta che il "vannaccismo" non è sinonimo di leghismo, e spiega che la candidatura di Vannacci, dal punto di vista politico, "è una scommessa elettorale di Matteo Salvini e vedremo se ha torto o ha ragione". Sulle posizioni contenute nell'intervista pubblicata dalla Stampa che hanno animato la giornata, il condirettore di Libero afferma: "Non sto a giudicare le frasi di Vannaci, a chi piace lo vota, a chi non gli piace non lo vota". Ma una cosa va precisata. QUella del generale "è una candidatura che fa molto scandalo ma a me hanno sorpreso altre candidature", spiega Senaldi. 

 

A cosa si riferisce? "Mi viene da dire: almeno Vannacci non è arrestato in questo momento. E almeno non è uno che dice di insegnare ai suoi allievi a picchiare la gente di estrema destra". I profili delineati da Senaldi sono chiari e portano alle liste dell'Alleanza Verdi-Sinistra: Ilaria Salis, detenuta in Ungheria in attesa di processo con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni neonazisti, e Christian Raimo, insegnante e già assessore municipale a Roma, che ha difeso la collega brianzola affermando che è sacrosanto picchiare gli estremisti di destra. Ma a sinistra si parla solo di Vannacci. 

 

 

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