Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Silvio Berlusconi, spunta il "lascito ideale". Le parole alla figlia: "Poi te ne vai"

  • a
  • a
  • a

A quasi un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, Paolo Del Debbio ragiona sull'eredità politica di una delle figure più emblematiche della Seconda Repubblica, su quale sia il lascito, ma soprattutto l'attualità, del programma del 1994 di Forza Italia. "In nome della libertà" è il titolo del libro scritto dal giornalista che contiene anche le ultime dichiarazioni del Cavaliere. Oggi, sul Corriere della Sera, sono apparse le pagine lasciate dallo statista in suo ricordo e la figlia Marina ne parla. "Lo buttò giù in una stanza d’ospedale poche ore prima che, la mattina del 12 giugno 2023, si separasse dalla vita. Ero lì con lui, in quella camera del San Raffaele di Milano, nel primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando scrisse queste righe. E non potrò mai, mai dimenticare", racconta. 

 

 

Lo scorso 12 giugno il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset si è spento all'età di 86 anni. Berlusconi era tornato al San Raffaele il venerdì precedente, dopo un lungo ricovero — di 45 giorni — terminato poche settimane prima, a causa di una polmonite e di una leucemia mielomonocitica. "Sapevo, sapevamo che la sua salute era molto compromessa, non immaginavo, nessuno immaginava, che la fine fosse così vicina. Gli avevo fatto visita la sera precedente, venerdì 9 giugno. Era stata una serata molto dolce e affettuosa, l’avevo visto bene, la speranza che il male gli concedesse ancora un po’ di tempo si era riaccesa", continua Marina Berlusconi, che poi confessa di aver trovato successivamente "un altro uomo". "Affaticato, cupo, sofferente": sono i tre aggettivi usati per descrivere lo stato del Cav. 

 

 

Tornando allo scritto, Marina prosegue: "Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere, evidentemente aveva già riflettuto durante la notte, come sempre, su quello che voleva dire. A un certo punto si fermò, alzò lo sguardo, lo fissò nei miei occhi e disse qualcosa che mi porterò dentro fino al mio ultimo istante: «Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai… e poi te ne vai»". Un ricordo commosso e profondo di una figlia che è consapevole della grandezza delle idee del padre. Lo definisce un "suo lascito ideale, il suo testamento, la sintesi delle convinzioni e dei valori che lo avevano sempre accompagnato". E ancora: "Un documento tragicamente umano ma, ritengo, di grandezza assoluta". 

Dai blog