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Otto e mezzo, Romano Prodi non si tiene su Meloni: "Voti a pagamento a von der Leyen"

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Voti "a pagamento". Romano Prodi va all'assalto di Giorgia Meloni sulle politiche europee. il Professore è ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo giovedì 21 marzo. Sulle elezioni per l'europarlamento afferma che "secondo me Meloni sta con due piedi su due campi, da un lato appoggia la Von der Leyen a cui darà i suoi voti a pagamento, vorrà qualcosa in cambio. E dall'altro lato sta con Orban nel caso in cui le cose dovessero girare". Ragionamenti, quelli dell'ex premier e totem del centrosinistra italiano, che ovviamente non valevano per il gruppo a cui fa riferimento Pd, ma tant'è. 

 

Sempre in chiave elezioni europee, Prodi critica le candidature dei leader politici in tutte le circoscrizioni. "Non ho fatto nessuna affermazione contro la candidatura d iElly Schlein ma contro tutte le candidature multiple, perché candidarsi per essere sicuri di non ricoprire il ruolo dopo le elezioni è un'ingiuria contro la democrazia - spiga ili fondatore dell'Ulivo - Uno non può dire: elettori, votate per me che poi non ci sarò. Ecco perché questa è uno dei tanti violazioni della democrazia che sta indebolendo il sistema democratico, e poi ci lamentiamo che non andiamo a votare". Insomma, un  principio che vale per Schlein ma non solo.  Tuttavia, sarebbe diverso se la leader del Pd si candidasse in una sola circoscrizione, almeno questo è quello che fa intendere Prodi. "Poi uno decide se ricoprire quel ruolo, ma ioil problema che viene a posto era una candidatura globale, non della Schlein ma di qualsiasi leader che è contro lo spirito vero della democrazia". Tuttavia, anche candidandosi in una sola circostrizione, sembra improbabile che un leader di partito scelga poi di andare a Bruxelles. 

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