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Otto e mezzo, Mieli rovina la festa a Gruber: “Indagine Bari? Piantedosi convincente”

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“Elly Schlein parla di una scelta politica molto grave e chiede a Giorgia Meloni di riferire in aula, perché il Pd non si fida più di Matteo Piantedosi. Ha ragione?”. E’ questa la domanda con cui Lilli Gruber introduce il discorso con Paolo Mieli a seguito della decisione del ministero dell'Interno di disporre una commissione di accesso al Comune di Bari dopo l'indagine giudiziaria della Direzione Antimafia del capoluogo pugliese che ha portato all'iscrizione di 130 persone nel registro degli indagati e all'arresto di una consigliera comunale per una presunta compravendita di voti. L’ex direttore del Corriere della Sera fa una premessa: “Per me tutto quello che dice Schlein è sacro, per principio, quindi le do ragione a prescindere”.

 

 

“Oggi – dice ancora Mieli - le spiegazioni di Piantedosi sono state abbastanza convincenti. Ha detto che i tempi non li stabilisce lui, si è parlato di giustizia ad orologeria, ma sono tempi per cui la magistratura dà delle indicazioni, da quelle indicazioni può venire l’apertura di un’indagine, perché di questo si tratta, queste aperture di indagini portano nella metà dei casi ad un nulla di fatto e nell’altra metà dei casi… Questo caso è un caso particolare, perché quella consigliera di cui si parla Maria Carmen Lorusso, è una signora della Bari bene, famosissima, anche per aver scritto un libro che ha fatto furore, è una signora di salotti, moglie di un altro arrestato. Il fatto che sia passata dal centrodestra al centrosinistra è come una doppia certificazione dell’accettazione, per cui io stesso, che ho stima per Antonio Decaro e per questa signora, metto le mani sul fuoco per la sua innocenza, ma c’è questa strana situazione per cui un’arrestata si trova ad aver avuto un certificato d’accettazione sia dal centrodestra che l’ha candidata, sia dal centrosinistra che l’ha accolto senza averne necessità, ma per benevolenza, non era necessario il suo voto. Questa situazione – la chiosa del giornalista - crea un contesto per cui un c’è bisogno di un ulteriore accertamento”.

 

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