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Otto e mezzo, Caracciolo: "Linee fortificate come nella prima guerra mondiale"

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Vladimir Putin ha stravinto in Russia e resterà al Cremlino fino al 2030. Il timore è che il quinto mandato del presidente contribuisca al proseguimento della guerra in Ucraina. Intanto il direttore del Servizio segreto estero russo (Svr), Sergey Naryshkin, è tornato sulle parole di Emmanuel Macron, che non ha escluso l’utilizzo diretto di soldati europei nel conflitto: Mosca è a conoscenza del fatto che la Francia “sta preparando un contingente militare di 2mila uomini” da inviare in Ucraina. Se le truppe francesi arrivassero nel Paese, ha però avvertito, diventerebbero “un obiettivo prioritario legittimo per gli attacchi delle forze armate russe”. Di questo si è parlato a Otto e mezzo, il programma di politica e di attualità di La7. Ospite nello studio di Lilli Gruber, tra gli altri, l'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo.

 

 

"Hanno costruito nei fatti le possibilità di un cessate il fuoco", ha premesso il direttore di Limes, riferendosi a Mosca e a Kiev. In che modo? Caracciolo ha spiegato: "Costruendo prima i russi una grande linea difensiva per assorbire la cosiddetta controffensiva ucraina e adesso gli ucraini per impedire che i russi dilaghino". E ancora: "Ci sono due linee del fronte fortificate, come nella prima guerra mondiale. Se fossimo intelligenti, potremmo iniziare a ragionare su come garantire l'indipendenza dell'Ucraina mandando anche forze nostre internazionali", ha continuato, per poi specificare: "Truppe non per fare la guerra ma per dividere i contendenti". 

 

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