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Otto e mezzo, Gruber perde il freno: "Qual è il vizietto di Meloni"

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Il caso dossieraggio viene affrontato da Lilli Gruber nel corso della puntata del 5 marzo di Otto e mezzo, il talk show di La7 che conduce tutte le sere. La padrona di casa ricorda le parole di Giorgia Meloni sulla vicenda e poi quelle di Sergio Mattarella sulla libertà di stampa, chiedendo a Paolo Mieli se si è davanti ad un nuovo scontro tra Palazzo Chigi e Quirinale. “Sicuramente Mattarella, come per il caso manganelli, indica una via diversa. Meloni e Salvini immaginano che ci sia una congiura di giornalisti e una Spectre diretta a boicottare il centrodestra. Io per adesso non ho visto niente, ho visto solo una cosa che vedo da 30 anni, cioè dei giornalisti, con l’eventuale complicità di qualche magistrato, che pubblicano delle notizie che sono tenuti a pubblicare. L’ho fatto anche io per tanti anni, che posso dire…”, la posizione dell’ex direttore del Corriere della Sera.

 

 

Gruber lancia poi una stilettata a Meloni: “Vorrei ricordare che è ovvio che c’è un problema se un finanziere accede a dati personali e poi ne fa l’uso che lui ritiene più appropriato. Questo è ovvio. Come è altrettanto ovvio quello che abbiamo visto e sentito in queste ore, che vengono attaccati pesantemente alcuni giornalisti per nome e cognome, nome e cognome anche del loro editore, dalla presidente del Consiglio. Meloni l’ha fatto di nuovo, è un po’ un vizietto della Meloni”.

 

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