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Vittorio Feltri spegne le illusioni della sinistra: “Sardegna? Un ridicolo pavoneggiarsi”

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Vittorio Feltri si concentra sulle conseguenze del voto in Sardegna nella sua rubrica su Il Giornale. “Il centrodestra ha perduto una regione, sebbene tutti dessimo per scontato che la coalizione che guida il Paese sarebbe stata confermata alla guida dell’isola. Invece no. Invece, sorprendentemente, questo non è accaduto. Inevitabile e doveroso, a questo punto, interrogarsi circa i motivi che hanno determinato questa situazione, ossia su errori, disattenzioni, leggerezze, miopie e abbagli che hanno condotto le forze del centrodestra a farsi scippare da grillini e piddini l’isolotto, a consegnarlo nelle mani della sinistra, di Elly Schlein e Giuseppe Conte. È emersa con evidenza una debolezza che pure già conoscevamo dell’alleanza di centrodestra. Talvolta i candidati a rivestire i ruoli apicali, come quello di sindaco o presidente di Regione, vengono designati e selezionati in maniera alquanto approssimativa e pasticciata”, l’analisi del direttore editoriale del quotidiano.

 

 

“Ora – prosegue Feltri - c’è stata la scelta di un candidato quale presidente di Regione Sardegna che è stato bocciato persino dalla sua città, quella che ha amministrato, Cagliari. Possibile che nessuno sapesse che sarebbe stato necessario indicare un candidato più forte, in grado di sbaragliare la concorrenza? Io credo che il centrodestra percepisca di essere tanto preferito da sottovalutare l’importanza della designazione del giusto candidato a livello locale. E se così fosse, l’errore della coalizione sarebbe dettato dall’arroganza, dalla presunzione, da un eccesso di convinzione. Male da curare, di cui poco mi stupisco, dal momento che si tratta di vizi diffusi e dominanti in politica, che hanno prodotto la caduta, la sconfitta e il fallimento di tanti. E mi auguro che la lezione sia stata appresa, anche perché si avvicinano altri appuntamenti elettorali”.

 

 

Ma non viene risparmiata neanche la sinistra: “Per quanto riguarda la vittoria di Alessandra Todde, direi che essa è fin troppo enfatizzata e gonfiata. Andrebbe ridimensionata. Non siamo davanti ad un trionfo, o ad una vincita schiacciante. Ecco perché trovo persino ridicolo che la sinistra si pavoneggi e si dia arie, credendo di potere nutrire chissà quale ambizione. La sinistra – chiosa Feltri - ha vinto un match al biliardino e, tutta gasata, si illude di stare per vincere il campionato di serie A”.

 

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