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Vannacci respinge le accuse: “Sempre comportato in modo corretto”. E non ha rimorsi

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“La mia vita è lì a dimostrare che mi sono sempre comportato in modo corretto. Non voglio dire altro per non innescare polemiche”. Il generale Roberto Vannacci in un’intervista al Corriere della Sera tiene il punto e si difende in merito all’indagine sulle sue spese quando era addetto militare in Russia. L’esponente dell’Esercito si è anche soffermato sul ministro Crosetto: “Non ho rapporti con lui. È il mio ministro, e come tale lo rispetto. La sospensione? Rientra tra le sue attribuzioni di ministro, così come rientra tra i miei diritti fare ricorso. E comunque, visto che la sospensione è connessa al mio libro ‘Il mondo al contrario’, le dico molto schiettamente che non ho alcun rimorso. Rivendico la mia libertà di espressione del pensiero e delle opinioni”.

 

 

Matteo Salvini ha detto che si apre un’inchiesta o le si commina una sanzione al giorno perché la vogliono fermare. “Non commento le espressioni di altre personalità, soprattutto se istituzionali. Lascio alla sensibilità di ognuno trarre le conclusioni. Ringrazio però tutti i cittadini, e sono tanti, che in questi giorni mi stanno esprimendo solidarietà. E ringrazio il ministro Salvini per l’empatia espressa nei miei confronti”, le parole di Vannacci. Che ancora non scioglie la riserva sulla candidatura con la Lega alle prossime elezioni Europee: “Mi piacciono le sfide. Ma devo capire se posso essere utile, e non una bandiera da sventolare. Non ho ancora deciso. Ho ricevuto anche altre offerte. Da Fratelli d’Italia? Non posso rispondere”.

 

 

Nella testa del generale c’è una sua lista personale? Questa la linea: “Posso pensare a una candidatura indipendente. A una federazione. Ma una mia lista significherebbe fare un partito, impossibile per le Europee. Per fare un partito servono almeno due anni. Bisogna studiare. Preparare un programma. Ma se dovessi mai fare questo passo, vorrei uomini nuovi. Scelti da me. Come in combattimento, il mio manipolo”.

 

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