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Ucraina, Orsini a gamba tesa: "Partito per distruggere e tornato distrutto"

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A Prima di domani, il programma di politica e di attualità di Rete 4, la conduttrice Bianca Berlinguer ha chiesto ai suoi ospiti di rendere pubbliche delle riflessioni sulla guerra in Ucraina a due anni dall'inizio del conflitto. Discorso che, però, è partito dalla morte di Alexei Navalny, l'oppositore numero uno di Vladimir Putin, e della propaganda russa. Come ha ricordato Alessandro Orsini, il Generale Oleksandr Syrsky è stato scelto per prendere il posto di Zaluzhny come comandante delle forze armate ucraine. Fatto, questo, che per il professore ha ricollegato alla perdita di terreno delle forze di Kiev. 

 

 

"Vorrei rendervi edotti del fatto che l'Ucraina abbia perso la guerra perché persegue degli obiettivi che non può raggiungere. Vale a dire la liberazione di cinque regioni, che sono la Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhans'k", ha affermato l'ospite di Berlinguer, entrato a gamba tesa nella discussione. "Alla fine della controffensiva, che è stato un fallimento colossale, il capo dell'esercito ha chiesto cinquecentomila nuovi soldati", ha continuato, puntando quindi sulla scelta di Zelensky. "Questo vuol dire che, se tu fai una controffensiva contro l'esercito russo, finisce la controffensiva, non hai conquistato nulla e chiedi cinquecentomila soldati, vuol dire che sei partito per distruggere e sei tornato distrutto. Una delle ragioni per cui il capo dell'esercito è stato sostituito", ha aggiunto il professore. 

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