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Dritto e rovescio, il "maranza" è stanco di lavorare: Del Debbio fa esplodere lo studio

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Lavorare stanca, dice un vecchio adagio che torna alla mente ascoltando il botta e risposta tra Paolo Del Debbio e un "maranza", giovane italiano di prima generazione ospite nell'ultima puntata di Dritto e rovescio. La trasmissione di Rete 4 da mesi conduce inchieste e dibattiti sull'emergenza della criminalità e micro-criminalità giovanili in particolare a Milano, per mano di bande spesso legate agli ambienti della musica trap. Il ragazzo è impegnato a spiegare che "non bisogna per forza entrare in una gang e ammazzare di botte", dice il ragazzo, "devi pensare: 'sono in una situazione di schifo e mi vado a cercare un lavoro'".

 

Un giusto proposito. Peccato che poco dopo viene smentito dal racconto della sua storia personale. "Io ho la doppia cittadinanza, ho fatto la strada, ho vissuto delle esperienze brutte ma non vado a fare delle cose da gang criminali, mi vado a cercare un lavoro onesto", premette con il conduttore che allora domanda: "Cosa fai adesso?". "Adesso sono disoccupato - spiega il ragazzo -  fino a un mese fa ho lavorato in un'azienda di pulizie industriali, solo che sono stanco di lavorare per 1.200 euro e non arrivare a fine mese".

 

Un'uscita che lascia di stucco buona parte del pubblico in studio che inizia a fischiare e a manifestare sonoramente la propria disapprovazione. A quel punto, a Del Debbio non resta che esprimere verbalmente il dissenso del pubblico: "E però figlio mio io ti capisco che sei stanco di lavorare per 1.200 euro ma ti segnalo che c'è una ventina di milioni di italiani che guadagnano tra i 1.200 e i 1.300 euro al mese", chiosa il conduttore provocando l'applauso del pubblico. 

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