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Febbre Dengue, Matteo Bassetti: "Non c'è terapia, chi dovrebbe vaccinarsi"

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C'è grande attenzione per la Dengue, la febbre emorragica che sta colpendo durissimo in Sudamerica e che potrebbe arrivare da noi con i viaggi aerei e diffondersi con vettori come quello della zanzara tigre, in un clima come quello italiano sempre più tropicalizzato dal riscaldamento climatico. La febbre dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) e è trasmessa dalle punture di zanzare, spiga l'Istituto Superiore di Sanità, che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani. La malattia dà luogo a febbre con temperature anche molto elevate, forti dolori muscolari, articolari, attorno e dietro agli occhi, irritazioni della pelle e acuti mal di testa. In Italia, all’Inmi Spallanzani di Roma, sono iniziate le vaccinazioni per Dengue con vaccino Tak-003 ma chi deve difendersi dall'infezione? A spiegarlo nel corso della puntata di Tagadà, su La7, di martedì 20 febbraio è Matteo Bassetti, immunologo del San Martino di Genova. 

 

"In Italia abbiamo già avuto, ed è notizia di anche di questi giorni, casi di infezione della febbre del Nilo che viene trasmessa dalla nostra zanzara. La Dengue invece è una malattia infettiva trasmessa dalla zanzara tigre che in Italia ormai alberga abitualmente non solo d'estate, ma anche in autunno e in inverno" perché c'è un innalzamento generale delle temperature, una "tropicalizzazione del mondo che non è un problema ovviamente solo italiano", spiega l'esperto. 

Il problema nel nostro Paese sorge quando una persona contrae la Dengue in Brasile, in Argentina o in qualunque altro paese, torna in Italia e viene punto da una zanzara tigre. A quel punto la stessa zanzara tigre "potrebbe infettare una persona che non ha mai viaggiato ai tropici". Si tratta di una "malattia che non ha nessuna terapia" e può portare anche a forme mortali o emorragiche soprattutto in caso di reinfezione, spiega Bassetti. Come difenderci? Il clinico sottolinea l'importanza della prevenzione con disinfestazioni per limitare il vettore del virus, ossia della zanzara tigre, che devono essere predisposte dalle amministrazioni locali. 

 

La vaccinazione, invece, continua Bassetti, è consigliata oggi a "chi ha già avuto una prima infezione ma anche per chi si reca in zona endemiche dove sta per lungo tempo". Insomma, "se uno va a fare una settimana di vacanze a Rio de Janeiro non consiglierei la vaccinazione per la Dengue- conclude l'infettivologo - ma se va a lavorare stabilmente in Brasile o in Argentina in questo periodo sì". Il vaccino "si può fare dai 5 ai 60 anni ed è un'opportunità - ribadisce Bassetti - si tratta di un consiglio, non certo di un obbligo". 

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