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Dengue, infezioni e "focolaio in Italia". Bassetti: "Se una zanzara..."

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A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue è stato innalzato il livello di vigilanza negli aeroporti di Roma nei confronti degli aerei provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è "frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia". È quanto disposto dal Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera. Tra le misure previste si parla di "disinfettazione" degli aerei e la valutazione "di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione". Sull'allerta fatta scattare si è espresso Matteo Bassetti. Attraverso un'intervista concessa a Il Riformista, il direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha spiegato che "l'allarme riguarda il Sudamerica, prima l'Argentina e ora il Brasile. Stiamo assistendo a una tropicalizzazione delle città". 

 

 

In che modo tale fenomeno potrebbe avere delle ripercussioni sull'Europa e sull'Italia? Con gli spostamenti delle persone. "Molte persone viaggeranno fino alla prossima settimana per il carnevale di Rio e quindi si potrebbe avere un fuoco di ritorno se una zanzara tigre punge una persona infetta e la diffonde di ritorno", ha affermato Bassetti. La domanda che tutti si pongono riguarda la possibilità che diventi endemico anche nella nostra penisola. L'infettivologo ha usato nettezza di parole: "Nel nostro Paese abbiamo già avuto dei casi di infezione autoctona su persone che non sono state all'estero", ha detto, per poi andare dritto al punto: "Potenzialmente c'è il rischio di avere un focolaio anche qui". 

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