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Otto e mezzo, “il centrosinistra non sta in piedi”. Cacciari spezza i sogni di Gruber

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Le divisioni della sinistra sono al centro della puntata del 16 febbraio di Otto e mezzo, il talk show di La7 condotto da Lilli Gruber. Sulle fratture dell’opposizione, che unita se la potrebbe giocare con “la destra-destra al potere” secondo la padrona di casa, viene interrogato Massimo Cacciari. Il filosofo ed ex sindaco di Venezia sviscera la situazione: “I problemi sono culturali, strategici etc. La cosa mi pare elementare da un punto di vista puramente empirico. Bene o male il centrodestra, così come è assemblato oggi, dura dal 1994, da 30 anni, bene o male è quella roba lì. Forza Italia, la Lega, la destra, si è sempre ritrovato nei momenti elettorali o quando si trattava di formare il governo, hanno fatto un gioco delle parti, si sono divisi fra di loro, certamente ci sono delle differenze strategiche tra di loro. Ma poi, alla fine, hanno un’esperienza lunga e condivisa, a differenza di quello che è avvenuto alla sinistra”.

 

 

“Ma cosa parliamo di centrosinistra… - tuona ancora Cacciari - Cosa c’entrano quelli del M5S con il Pd dal punto di vista della storia, della cultura, abbiamo dimenticato da dove nascono i Cinquestelle? Nascono in totale diversità culturale con tutta la storia del Pd. Che discorso è? Per far maturare la possibilità di una convergenza tra queste correnti occorre un lavoro di fondo, di confronto, congressi veri e proprio, élite dirigenti capaci. Ma scherziamo? Mentre il centrodestra, bene o male, è 30 anni che fa una strada comune. Può piacere o meno, ma questa è la storia”. “È evidente che il centrodestra sta in piedi e il centrosinistra no”, la chiosa finale dell’ospite di La7.

 

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