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Sanremo 2024, Giorgia svela il retroscena su Baudo: "Cosa mi chiese al Festival"

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Un mostro sacro come Pippo Baudo. E una ricorrenza come quella dei 30 anni dalla vittoria di "E poi" al Festival di Sanremo. Tutto questo sale sul palco dell'Ariston. Ma Giorgia Todrani ricorda in conferenza stampa un aneddoto legato al suo mentore Pippo Baudo che, forse le ha spianato la strada verso il successo definitivo. Si tratta della nascita di "E poi" e del consiglio che cambiò. Quest’anno, infatti, ricorrono i 30 anni della vittoria al Festival di Sanremo di «E poi». L'anniversario sarà celebrato sul palco del Teatro Ariston dalla co-conduttrice Giorgia che portò il brano in gara nel 1994.

 

 

 

 

Ma è proprio la partecipazione di quel brano alla kermesse canora che nasconde un intrigante retroscena. «Quando io, gli autori e produttori di "E poi" presentammo la canzone per farci prendere a Sanremo, Pippo Baudo ci disse: "Potrebbe andare ma dovete riscrivere l’inciso". Noi eravamo sicuri e ci trovammo un po' disperati perché avevamo solo 4 ore per l’iscrizione. Noi aprimmo l’inciso come lui diceva: "Bisogna aprire aprire" (Giorgia lo dice imitando Baudo, nda) e, alla fine, c’aveva ragione».

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