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Sanremo 2024, Feltri promuove Jannik Sinner: "Perché non perde la testa"

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Jannik Sinner non andrà a Sanremo 2024. Ormai è ufficiale e la notizia ha scatenato una marea di reazioni. Soprattutto positive. Ne parla anche Vittorio Feltri nella sua rubrica pubblicata su Il Giornale del 2 febbraio. Il direttore editoriale mette in evidenza la serietà di un campione totale che non si fa distrarre da luci e lustrini del mondo dello spettacolo ma resta concentrato sul suo obiettivo: vincere ancora.      

 

 

 

"Jannik Sinner si conferma essere un campione, anche d’intelligenza, avendo declinato l’invito a partecipare al Festival in questione in qualità di ospite d’onore - scrive Feltri - La motivazione addotta, ossia l’esigenza di riprendere subito gli allenamenti dopo il recente trionfo, ovvero di ricominciare immediatamente a sgobbare in palestra e sui campi da tennis, ne rafforza l’immagine di ragazzo con la testa sulle spalle, disciplinato, non frivolo semmai sobrio, equilibrato, concentrato sui propri obiettivi e appassionato di sport, non di luci della ribalta e luccichii vari, che tante volte hanno abbagliato sportivi di elevata caratura facendo loro perdere la strada maestra e pure il cervello. L’attività agonistica richiede concentrazione, ordine, sacrificio, rinunce. Non si possono raggiungere determinati traguardi senza questi elementi. Per eccellere serve andare a letto presto e svegliarsi presto, essere costanti, evitare gli eccessi, mantenendo uno stile di vita sano e semplice. Sinner ha la stoffa del fuoriclasse. Lo ha dimostrato snobbando quella vetrina a cui nessuno, al suo posto, avrebbe resistito. Del resto, ne abbiamo visti e viste di campioni e di campionesse scendere la famosa scalinata in abiti da sera con la pretesa di consegnare agli italiani un messaggio etico. Il giovanotto si distingue. Molti non si sarebbero aspettati questa risposta e questa scelta. La popolarità e i successi non corromperanno lo spirito di questo ragazzo alto e secco, giovanissimo eppure già molto saggio. Ci farà cantare inni di gloria".

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