Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sinner, prima trionfa poi chiama la mamma: "Telefonata veloce, non volevo..."

Esplora:

  • a
  • a
  • a

Un grandissimo Jannik Sinner è entrato ieri nella storia e ha vinto gli Australian Open. Il tennista altoatesino, numero 4 della classifica Atp e del tabellone, ha vinto il suo primo Slam dopo una stagione strepitosa, due Master 1000 in bacheca e soprattutto la Coppa Davis vinta a dicembre a Malaga. L'Italia ha gonfiato il petto d'orgoglio. Pioggia di elogi per lo sportivo. In primis il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: "Sinner scrive oggi una nuova pagina di storia che ci rende orgogliosi. Per la prima volta, l’Italia conquista lo Slam australiano. Un’impresa memorabile degna di un vero campione". A ruota il ministro dello Sport, Andrea Abodi. "Formidabile. Ma una parte fondamentale della meravigliosa vittoria di Sinner agli Australian Open sta in questa immagine: i sentimenti, l’abbraccio, la riconoscenza, la squadra, la famiglia, i valori. Assieme al talento e alla tenacia, il valore dell’umiltà, dell’educazione, della gentilezza, della semplicità e della riconoscenza", ha scritto su X. Sorridente, disponibile, Sinner non hai mai nascosto l'importanza del sostegno dei genitori e proprio ieri, di fronte al mondo intero, li ha ringraziati. 

 

 

La madre del vincitore degli Australian Open ha spesso raccontato che durante i match del figlio si dedica a lunghe passeggiate. Al tennista altoatesino è stato allora chiesto se l'avesse fatto anche questa volta. A Eurosport, Jannik ha risposto così: "Non lo so se ha passeggiato, l’ho chiamata velocemente però era con gli amici a festeggiare". E proprio la velocità dello scambio tra madre e figlio ha attirato un altro quesito. "Ha ignorato la mia chiamata? No no, non è che ha ignorato però comunque non ho voluto rovinare la festa", ha continuato. Sul traguardo raggiunto e sulla grande soddisfazione che da tale vittoria scaturisce, il campione ha aggiunto: "Come mi sento oggi dopo lo Slam? Come prima… è un successo veramente importante per me, per la mia carriera e per il mio team però  non cambia niente di quello che sono. Sono un ragazzo abbastanza semplice e quindi non vedo l’ora di ripartire con il lavoro". 

 

Dai blog