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Barbara d'Urso "come Fazio", voce clamorosa sul dopo Mediaset

Francesco Fredella
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Il passo verso Nove dovrebbe essere breve. Per Barbara d'Urso, dalla prossima stagione tv, potrebbero aprirsi le porte della tv. Di nuovo. La conduttrice, per anni alla guida di Pomeriggio 5 (l'unico programma che le era rimasto), non è più sotto contratto con Mediaset. Secondo gli insider Carmelita nazionale potrebbe molto presto firmare un contratto di lavoro con la tv, appunto con la Nove (dove sono arrivati tanti altri personaggi importanti, Fabio Fazio è tra questi).

 

La storia la conosciamo tutti: Barbara d'Urso, per volontà di Mediaset, è stata sostituita da Myrta Merlino. Nulla di strano. Il Biscione ha deciso di cambiare e intraprendere una nuova strada. Una storia comune a tanti altri personaggi della tv. Ad esempio, la stessa cosa è capitata a Patrizia Rossetti che a La buona volta (il programma di Caterina Balivo) dice: “Mike Bongiorno ha avuto un momento in cui non gli hanno rinnovato il contratto e le persone a casa non l’hanno più visto. A me è successa la stessa cosa. Ai miei tempi non facevano contratti di tre anni e così stavi tranquillo. Ogni anno si decideva e se funzionavi bene ti riconfermavano, altrimenti te ne andavi a casa. Io sono andata benissimo per oltre 15 anni. A un certo punto arrivo a fine agosto in cui ero abituata a ricevere la solita telefonata, ma non arrivava niente", dice la Rossetti.

 

Poi arriva la stoccata, che racconta nell'intervista. "Io a un certo punto prendo il telefono e chiamo il capostruttura ‘Senti ma avete cambiato giorni, cosa sta succedendo?’ e lui risponde: ‘Eh ma non te l’ha detto nessuno? Il tuo programma non si fa più’. Non c’erano motivi, l’audience andava benissimo, ma era cambiato il capo della rete. Quando cambiano i capi decidono di fare cambiamenti e l’unico che ha fatto fuori era il mio. Ma la verità non era questa, io ci sono rimasta male e mi sono fatta un esame di coscienza", continua.  La Rossetti si schiera dalla parte di Barbara d’Urso. "Credo che ci vuole rispetto ed educazione per una persona che ha dato e fatto tanto per un’azienda. Sono sempre solidale con le mie colleghe, anche quello che non conosco, ma non è il caso di Barbara che è una collega che conosco benissimo”, conclude. 

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