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Antifascismo e resistenza, Capezzone: chi voleva una "dittatura di segno diverso"

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Per il saluto romano va contestata la legge Scelba sull'apologia del fascismo e in particolare l'articolo 5. È questa la decisione delle sezioni unite della Cassazione che hanno disposto un processo di appello bis per otto militanti di estrema destra che avevano compiuto il saluto nel corso di una commemorazione a Milano nel 2016. Nelle informazioni provvisorie, la Suprema Corte afferma che "la 'chiamata del presente' o 'saluto romano' è un rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista, integra il delitto previsto dall'articolo 5 delle Scelba, ove, avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, sia idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista". Questo è stato uno degli argomenti proposti da Bianca Berlinguer nell'ultima puntata di È sempre Cartabianca, il programma di politica e di attualità di Rete 4. "Perché tanta resistenza nel dichiararsi antifascisti? È chiaro che siamo tutti contro i totalitarismi": con questa domanda e questa considerazione la conduttrice ha dati avvio al dibattito.

 

 

Il primo a rispondere è stato Daniele Capezzone. "Non so se siamo tutti contro i totalitarismi sempre. Io sono orgogliosamente anti-fascista e anti-totalitarista. Sono contrario a ogni lesione della libertà", ha premesso il direttore editoriale di Libero, che poi ha specificato: "Onoro e rispetto la resistenza italiana, ma credo che, onestamente, alcuni di coloro che fecero la resistenza, avevano in mente una dittatura di segno diverso". Ma il giornalista non si è fermato qui e ha esposto un'altra considerazione: "E credo che in questo studio si possano ricordare i partigiani cattolici, i partigiani socialisti, i partigiani liberali e monarchici trucidati anche da partigiani comunisti". Berlinguer, allora, ha rincarato la dose: "Perché tanta resistenza nel dire 'Condanno il fascismo'?". Capezzone è stato netto: "Forse è la stessa resistenza che alcuni hanno nel condannare il fatto che alcuni comunisti volevano instaurare una dittatura di segno diverso". 

 

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