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Beppe Vessicchio assente a Sanremo: "Mi mancherà...". Ecco il motivo

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È uno dei volti più attesi del Festival di Sanremo, ma quest'anno non ci sarà. Di chi parliamo? Beppe Vessicchio, storico direttore d'orchestra. Bacchetta e barba bianca, il musicista a febbraio non sarà all'Ariston e seguirà la kermesse da lontano. In una lunga intervista rilasciata all'Agi, il compositore ha spiegato il motivo: "Non ho lavorato per nessuno degli artisti che è stato invitato all'Ariston quindi è automatico che io non sia coinvolto nel Festival", ha premesso. Quindi ha proseguito: "L'attuale scena discografica è cambiata, molto, rispetto a una decina di anni fa. Anche quelle competenze alle quali un'azienda del settore, oppure un artista, facevano riferimento per la scelta di un arrangiatore-direttore sono cambiate. Prima per garantirsi una trascrizione efficace, un interlocutore capace di dialogare con una struttura professionale complessa come l'orchestra (sono più di sessanta professori laureati nel proprio strumento) l'industria si riferiva a riconosciute figure professionali. Direttore e professori parlavano la stessa lingua". 

 

 

E proprio parlando di quanto siano cambiati i tempi e di quanto la tecnologia abbia contribuito a rivoluzionare il mondo della musica, Vessicchio ha affermato: "Oggi i computer, con i quali si realizza gran parte della musica in commercio, ti permettono di veder trascritto e stampato ciò che hai suonato con una tastiera per simulare i suoni dell'orchestra classica. I vantaggi della tecnologia sollevano quindi anche l'orchestra nel dipendere dal gesto di chi sale sul podio perché, già da un bel po' di tempo, quasi tutti i brani utilizzano sequenze pre-registrate sulle quali ci si può appoggiare".

 

 

Non poteva mancare una domanda legata al dispiacere dei fan, che con questa intervista hanno scoperto che il direttore d'orchestra non ha stabilito la collaborazione con nessun artista. "Non mi mancherà il dirigere al Festival ma piuttosto mi mancherà non poter essere in quel luogo e proprio in quella settimana, dove la convivialità con i colleghi, gli incontri, gli scambi di opinioni, i pronostici e le chiacchiere sui retroscena hanno per tanti anni scandito una festività da condividere con i tanti appassionati di questo lavoro", ha confessato il compositore. 

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